Sarà Serena Senectus a gestire, per i prossimi nove anni, la casa di riposo della Fondazione Ss Cuori di Gesù e Maria di Bojano.
La società è una delle realtà più longeve della regione nel campo dell’assistenza residenziale per anziani, ha sede a Sessano, nella compagine imprenditoriale della Srl è presente la famiglia dell’ex assessore regionale Di Sandro. Ha partecipato alla manifestazione di interesse promossa dalla Fondazione e se l’è aggiudicata.
Tutti i dipendenti conservano il posto di lavoro, il livello e l’anzianità. Non solo, fanno sapere i sindacati che hanno seguito la vicenda: «La società che è subentrata provvederà anche a saldare i debiti retributivi e contributivi lasciati dalla Fondazione, liberando di un gran peso i dipendenti, costretti da tempo ad elemosinare la propria retribuzione, pur prestando regolarmente attività lavorativa».
Soddisfatti, quindi, in particolare i segretari Pasquale Guarracino (Uiltucs) e Stefano Murazzo (Fisascat Cisl): «La tenacia dei lavoratori della struttura, che si sono affidati alla Uiltucs Molise e alla Fisascat Abruzzo e Molise e hanno dato loro mandato ad andare fino in fondo e ad opporsi ad una mala gestio che durava da troppo tempo, ha dato i suoi frutti», commentano. Aggiungono poi di aver molto apprezzato la decisione dei responsabili di Serena Senectus «di provvedere, già nei prossimi giorni, a pagare una parte del debito ai lavoratori, consentendo loro di respirare fino al primo stipendio di competenza della nuova società. Partire con il piede giusto è quanto mai essenziale, soprattutto in un ambiente di lavoro che, a causa della precedente fallimentare gestione, si era inasprito non poco nei rapporti: fino a quando i lavoratori verranno considerati e trattati con dignità, nel rispetto dei reciproci diritti e doveri, le organizzazioni sindacali daranno sempre il loro sostegno. Alla Serena Senectus va l’in bocca al lupo, con la promessa che a brevissimo ci si incontrerà per definire insieme alcuni aspetti dei rapporti di lavoro», proseguono i segretari.
La chiosa è del solo Guarracino che non rinuncia a mandare un messaggio chiaro ai componenti del Consiglio di amministrazione della Fondazione e al suo presidente in particolare: “Neppure adesso, nella fase di commiato dalla struttura, avete avuto il coraggio di andare da coloro che, con professionalità, pazienza e amore verso per il lavoro, hanno portato avanti la casa di ricovero, per dare loro un doveroso saluto. Più di un anno fa vi avevo consigliato questa soluzione e tutti quanti sareste potuti uscire molto meglio dalla situazione che avete creato. Unico ringraziamento va all’avvocato Domenico Marinelli, che mi ha sopportato e che quando ha potuto è stato l’unico ad essersi messo nei panni e dalla parte dei lavoratori in questa vicenda».