Risale all’agosto scorso la notizia – riportata anche su queste pagine – dell’apertura da parte della Regione Molise di una procedura tramite bando ad evidenza pubblica finalizzata a stipulare una nuova concessione venticinquennale delle sorgenti di acqua minerale in località “Tre Fontane”, nel Comune di Sepino. Sul tema, nei mesi precedenti e visto il degrado in cui versano in particolar modo le terme, era intervenuto il consigliere regionale dei 5Stelle, Angelo Primiani, proprio per chiedere urgenti bandi per la valorizzazione delle acque del centro matesino. A seguito della pronuncia di fallimento numero 05/2019 della società Terme di Sepino s.r.l., e alla successiva scadenza del titolo concessorio, con determinazione dirigenziale numero 229 del 27 gennaio 2020 e successiva determina numero 2007 dell’8 aprile 2022, la concessione è stata assegnata temporaneamente alla procedura fallimentare, nelle more dell’espletamento della procedura per l’individuazione del nuovo concessionario ora in atto. E come si apprende dal bando pubblicato ad agosto, disponibile sul sito istituzionale della Regione, i concorrenti, ai fini della partecipazione alla procedura, dovranno ora proporre offerta sia nella gara per l’affidamento della concessione mineraria “Tre Fontane” che per quella relativa all’attribuzione dei beni aziendali del concessionario uscente, attualmente nella disponibilità della massa fallimentare e oggetto di uno specifico avviso di vendita. E le offerte dovranno pervenire in tal senso entro e non oltre le ore 12 del prossimo 3 novembre 2022, termine ultimo per la presentazione delle offerte economiche anche sul sito web gorealbid.it, gestore delle vendite telematiche autorizzato dal ministero della Giustizia. Proprio sul portale in questione si possono infatti consultare le schede dei due lotti in vendita: quello del ramo d’azienda in funzionamento acqua oligominerale Sepinia per l’imbottigliamento e la commercializzazione, e quello del centro termale in località “Tre Fontane”.
Il prezzo base del primo lotto, come si legge sul sito, è di 3.326.250 euro; di 300.000 euro, invece, quello del centro termale sepinese. Nel dettaglio, il complesso edilizio in vendita situato in contrada Piana dell’Olmo risulta composto da un corpo di fabbrica principale nel quale, al piano terra, sono ubicati parte degli uffici, l’area destinata all’imbottigliamento dell’acqua minerale, con i relativi servizi annessi, e l’area destinata a deposito dei prodotti finiti e di carico. La superficie coperta dal piano terra risulta essere di circa 4.130 metri quadri, lordi. Al piano primo di parte della struttura, e più precisamente quella sul lato est del complesso, erano ubicati gli uffici aziendali per una superficie di circa 830 metri quadri lordi. Attualmente gli spazi relativi al piano primo sono non rifiniti e non utilizzati in quanto i lavori di rifacimento della copertura – con struttura portante in acciaio di nuovo impianto – si sono fermati alle opere strettamente strutturali, restando ancora incomplete le opere di ripristino della funzionalità operativa di detti spazi. Oltre al corpo di fabbrica principale, sull’area in questione sono ubicati altri due manufatti di modesta entità entrambi posizionati in prossimità del perimetro dell’area all’incirca nel lato nord-est della proprietà: il primo, eseguito in muratura, ospita gli impianti elettrici, e il secondo, ad uso deposito, è realizzato con una struttura in ferro scorrevole su ruote e copertura in plastica. Analoga struttura, in ferro scorrevole su ruote e copertura in plastica, è posizionata in adiacenza al corpo di fabbrica principale, nella zona destinata a carico e scarico. Delle due strutture in ferro, scorrevoli, la prima risulta allo stato danneggiata a seguito di eventi atmosferici; per le stesse ragioni la seconda presenta degli strappi nella copertura in plastica. Il complesso edilizio si colloca all’interno di un lotto di terreno complessivamente esteso su 16.100 metri quadri che, diminuito della superficie lorda occupata da manufatti, è formato da spazi pertinenziali destinati a piazzole parcheggi, ingresso e spazi verdi residuali; all’interno del predetto lotto, inoltre, è presente un impianto di depurazione. Come si apprende dall’avviso, l’attività produttiva e commerciale del ramo d’azienda è provvista di autorizzazione regionale all’imbottigliamento nonché dell’autorizzazione sanitaria Asl. Fanno parte altresì, del ramo di azienda, gli impianti accessori (antincendio e depurazione), nonché la linea di produzione, la rete di adduzione dell’acqua oligominerale, il marchio, gli arredi e macchinari e quant’altro elencato nella perizia allegata al contratto di fitto temporaneo del ramo d’azienda stipulato a novembre dello scorso anno e regolarmente autorizzato. Per quanto riguarda invece il complesso immobiliare con destinazione d’uso a stabilimento termale per la mescita e il consumo di acque oligominerali e per l’erogazione dei servizi di tipo sanitario, si parla di un manufatto edilizio principale ubicato in contrada da Tre Fontane, e dei terreni annessi alla struttura termale costituiti da un unico corpo fondiario. L’immobile è composto da tre livelli: un piano terra, un primo piano e una copertura a livello, collegati fra loro con corpi scala. Al piano terra è ubicata una vasta sala prospiciente il piazzale anteriore, e nella parte est del fabbricato i locali destinati a bagno ed una sala esterna aperta per raggiungere il piano superiore. Al piano primo sono ubicati un ampio salone con balconata, nella parte ovest una scala interna per raggiungere il bar la cui vetrata consente l’affaccio sul salone sottostante e, nella parte est, un corpo di fabbrica adiacente e collegato a quello principale con una scala interna, in cui sono ubicati i bagni, ambulatori e gli uffici. Il piano copertura è composto da due terrazze, poste a quote differenti, che coprono interamente la struttura. Tutti gli eventuali offerenti, tranne i soggetti per legge non ammessi alla vendita, dopo essersi iscritti al sito gorealbid.it, dovranno formulare l’offerta secondo le indicazioni contenute nell’avviso di vendita e rinviarlo firmato alla Cancelleria fallimentare del Tribunale di Campobasso secondo quanto riportato nell’avviso di vendita e nel regolamento.