Troppi maltrattamenti sugli animali, troppa violenza su quelli di affezione, che sono parte di famiglie che spesse volte si trovano a piangere la fine terribile e atroce dei propri ‘amici a 4 zampe’. È il caso di Gonzalo, il gattino di proprietà trovato impiccato al cancello di casa come Primo Piano ha riportato nell’immediatezza del fatto. Che si aggiunge ad una lunga lista di episodi incivili, di pura barbarie che spesse volte hanno Bojano come scenario.
E sul caso interviene Lndc Animal Protection che chiede la collaborazione dei cittadini.
«È stato ritrovato così il povero Gonzalo: impiccato al cancello di casa sua nel pieno centro della città matesina. Il suo corpicino era ancora caldo al momento della scoperta, probabilmente il reato era stato commesso da poco e il tutto in pieno giorno, lungo una via trafficata.
Gonzalo – scrivono da Lndc Animal Protection – viene descritto dai suoi compagni di vita come un gatto che non aveva mai dato fastidio a nessuno, amorevole, perciò, forse, chi ha deciso di porre fine alla sua vita, lo ha fatto come segno di avvertimento nei loro confronti, avendo scelto di impiccare Gonzalo così, sotto gli occhi di tutti e ben in vista».
La presidente Piera Rosati rimarca il dato: a Bojano, questi episodi non sono sporadici purtroppo. E coinvolgono cucciolate abbandonate, cagnolini uccisi. E forse anche Gonzalo.
«Un atto crudele ed efferato è quello che è stato commesso dalla persona che ha giustiziato Gonzalo – rimarca -. Da quanto appreso dai media, non sarebbe la prima volta che a Bojano si verificano atti di questo tipo commessi nei confronti degli animali e tutto questo è molto grave. Noi di LNDC Animal Protection ci uniamo alla denuncia sporta dalla famiglia di Gonzalo contro ignoti. Chi si è macchiato di un simile gesto, punibile penalmente dalla legge italiana, deve essere trovato e deve pagare per aver spento volontariamente la vita di un essere vivente, un innocente che aveva una famiglia con cui ha vissuto per 8 lunghi anni felice e amato. Ci chiediamo come sia possibile che nessuno abbia visto niente, date le circostanze in cui si sono svolti i fatti. Chiediamo a chiunque sappia qualcosa di farsi avanti, anche in forma anonima, con le Forze dell’Ordine oppure scrivendo al nostro Sportello legale avvocato@lndcanimalprotection.org. Non lasciamo che la persona che ha tolto la vita a Gonzalo si ritrovi libera di poter ripetere un atto tanto atroce e disumano nei confronti di un essere indifeso” conclude Piera Rosati, Presidente di Lndc Animal Protection.