Poca neve, è vero, ma tanta speranza per le prossime settimane a Campitello Matese: la stazione sciistica matesina, lo scorso weekend, ha accolto con entusiasmo gli amanti della neve offrendo una preview della stagione invernale con l’apertura di alcuni impianti sciistici.
Gli appassionati, alla prima occasione, si sono affrettati a godere dei primi sprazzi di bianco paesaggio, ma la neve non è ancora abbastanza in alta quota per vivere appieno ciò che Campitello ha da offrire. E purtroppo la situazione climatica non sta aiutando: già ieri, infatti, le temperature sono tornate a salire e sul pianoro matesino è tornata a cadere la pioggia. Sono quindi giorni di attesa e speranza per gli operatori del settore, che auspicano nell’abbassamento delle temperature e nell’arrivo di nuove precipitazioni, indispensabili per una vera partenza della stagione.
Dopo le prime aperture di sabato, intanto, domenica alcune decine di sciatori hanno potuto sfruttare gli impianti bassi della stazione: la seggiovia Piana/Lavarelle a cui si è aggiunta la San Nicola, oltre al nastro trasportatore e al campo scuola per i più piccini. Tanto entusiasmo, anche se al momento i segnali non sono molto incoraggianti sotto il profilo del meteo, e sembra presto per tracciare un andamento dei flussi turistici e della stagione invernale stessa, perché le cose potrebbero cambiare in fretta e il freddo potrebbe arrivare più tardi del solito. Sta di fatto, però, che se si parte a febbraio, l’indotto ha effettivamente poco tempo per fare numeri da capogiro e quella di quest’anno rischia seriamente di prospettarsi come un’annata flop a causa della mancanza di neve in abbondanza.
Alla prima occasione, ad ogni modo, non è mancata qualche critica – come accade spesso -, con alcuni visitatori che hanno lamentato l’eccessiva distanza dei parcheggi degli autobus dalle piste: una questione nota a Campitello, con dibattiti sempre vivaci su come migliorare l’accessibilità alle aree sciistiche. Ciononostante, il primo weekend sulla neve ha segnato un parziale punto di avvio. Per ora, la seggiovia Del Caprio è rimasta aperta solo per i pedoni, ma la vista panoramica che offre – anche sull’altro versante del Matese – attrae comunque numerosi visitatori che non hanno perso occasione per godersi il paesaggio. E proprio su questi temi, forse, occorre ora riflettere approfonditamente: sulla capacità che Campitello ha di attrarre anche senza neve, se e quando ci sono servizi e opportunità ad attendere i turisti. Da qui, l’importanza della destagionalizzazione.
Insomma, questo primo assaggio di stagione invernale ha lasciato un sapore amaro in bocca ai turisti, che per il futuro sperano nell’arrivo di più neve. La fiducia è riposta tutta nelle temperature, che devono necessariamente abbassarsi per aumentare lo spessore del manto nevoso e contribuire a un’esperienza sciistica sicuramente più appagante, anche grazie all’impianto di innevamento artificiale. Ad oggi, di sicuro, le temperature non consentono tutto ciò.
Intanto, albergatori e operatori di Campitello dimostrano di essere pronti ad accogliere i visitatori con il massimo dell’impegno. Gli sforzi per migliorare l’esperienza in alta quota sono chiari. Serve solo il giusto supporto di madre natura. Già in passato la neve è arrivata con ritardo. Si spera che possa essere così anche quest’anno, almeno per recuperare quello che non si è riuscito a fare finora. Lo sconforto è tanto, ma non manca la speranza.

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