È attivo da alcuni giorni anche nella zona industriale di Campochiaro-San Polo Matese, oltre che nell’area della marina di Montenero di Bisaccia, un sistema di rilevazione delle molestie olfattive attraverso la rilevazione delle segnalazioni della percezione di odore da parte della popolazione con lo strumento Odorbot, utile a condurre una prima indagine conoscitiva del fenomeno nelle due aree indicate.
Un sistema attivato dall’Arpa Molise, per analizzare e affrontare il problema ambientale delle molestie olfattive in zona, un tema che rappresenta una problematica di crescente rilevanza che riguarda la percezione di odori sgradevoli e può avere impatti significativi sulla qualità della vita delle persone, come tra l’altro ampiamente testimoniato più volte anche su queste colonne proprio riguardo alla zona industriale matesina, dove si sprecano le segnalazioni di residenti circa odori nauseabondi dovuti alle emissioni di qualche azienda del posto.
«La gestione di tali molestie richiede un approccio metodologico integrato che comprenda sia la valutazione delle emissioni, sia l’impatto percettivo sulla popolazione» – si legge sul sito dell’Arpa Molise.
Odorbot è un sistema di registrazione delle molestie olfattive tramite Bot Telegram, app disponibile su Play store per dispositivi Android, App store per dispositivi Apple, e Windows Store per Microsoft.
Tramite Telegram, dunque, Odorbot domanderà all’utente l’intensità dell’odore e la condivisione della posizione Gps. È possibile associare un punteggio alla segnalazione in funzione della intensità di odore, come per esempio: un punto per un odore appena percettibile, due punti per un odore intenso, tre punti se molto intenso.
Per segnalare molestie olfattive è sufficiente l’utilizzo di un profilo Telegram mediante smartphone. Il sistema è di semplice utilizzo e, in ogni caso, sullo stesso canale Telegram è disponibile un sistema automatico di assistenza mediante chat virtuale. Il nome del profilo da cercare per l’area di Campochiaro-San Polo Matese è @CampochiaroOdorBot.
Chiunque può localizzare, nell’ambito dei settori di territorio in esame, la posizione dove si percepisce la molestia olfattiva e, al contempo, indicarne durata e intensità. È altresì possibile riportare commenti per fornire ulteriori elementi che si dovessero ritenere utili alla descrizione del fenomeno. Le informazioni raccolte andranno a popolare un database utile al fine di valutare la diffusione delle emissioni odorigene, elemento questo basilare per programmare ed attuare misure di intervento, spiegano dall’Arpam.

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