Una mobilitazione forte, decisa, determinata, quella dei genitori dei 700 bambini iscritti presso la dott.ssa Maria Grazia Gallo, la pediatra in servizio provvisorio a Bojano il cui contratto scadrebbe il prossimo 8 settembre, a quanto pare col rischio sempre più concreto che non venga rinnovato, visto che nei giorni scorsi è pervenuta alle famiglie una comunicazione dell’Azienda sanitaria in cui si invita appunto a scegliere un altro professionista.
L’intenzione del nutrito gruppo di genitori che ha subito messo in moto la macchina per raccogliere le firme e chiedere ad Asrem di concedere il rinnovo del contratto alla specialista in pediatria, è quella di salvaguardare la presenza di un secondo pediatra in città, affinché non sia depotenziato il servizio, quindi, ma anche affinché non sia pregiudicata – in un’area così vasta che conta oltre 10mila residenti – la possibilità di scegliere lo specialista di fiducia. Già da un paio di giorni, infatti, le mamme stanno facendo circolare il modulo della petizione, con l’invito a chiunque di stamparlo e diffondere il più possibile la necessità di condurre tale battaglia. Ma non solo, perché sono in programma anche diversi banchetti nel capoluogo matesino, in piazza Roma, già a partire da oggi e nelle giornate di sabato e domenica.
I promotori dell’iniziativa, decine e decine di genitori preoccupati per il futuro dell’assistenza pediatrica nel territorio, si stanno oltretutto organizzando per portare la raccolta firme anche in altri punti strategici della città e dell’area matesina, facilitando così la partecipazione di tutta la comunità.
«Siamo fiduciosi del fatto che l’Asrem tenga conto delle prerogative di centinaia di famiglie e dei bisogni di 700 bambini – dichiarano alcuni promotori della petizione -. Ciò nonostante qualcun altro invece pare abbia ingaggiato una battaglia contro il nostro territorio» – tuonano.
I genitori ritengono inaccettabile la decisione di ridurre il servizio nell’area matesina, negli anni già privata di tanto, tanto altro, e respingono con forza l’idea che togliere un pediatra a Bojano possa in qualche modo risolvere i problemi delle altre aree carenti. «Non è così, è una bugia» – affermano con decisione. Ma non solo, perché le famiglie sottolineano che la questione non può essere affrontata unicamente guardando ai numeri e ai dati statistici, se questi poi non vengono raffrontati con la realtà. «Forse è ora che in sanità, e a maggior ragione in questa regione, si comincino a considerare i fattori umani, logistici e psicologici relativamente all’impatto di certe scelte sulle vite delle persone, senza limitarsi a ciò che dicono numeri e decreti» – proseguono.
Intanto, la raccolta firme appare come solo l’inizio di una battaglia che i genitori sono pronti a portare avanti fino a quando non saranno ascoltati. L’auspicio è che le autorità competenti si fermino a riflettere e tengano conto delle vere esigenze della comunità.
Intanto, la mobilitazione continua e cresce di giorno in giorno.
La comunità matesina non intende arrendersi: la salute dei bambini è una priorità e i genitori sono pronti a fare tutto il possibile affinché questo sacrosanto diritto non venga compresso.

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