La mobilitazione delle mamme di Bojano, che negli ultimi giorni ha portato alla raccolta di circa mille firme contro la decisione a partire dall’8 settembre di non rinnovare il contratto della dott.ssa Maria Grazia Gallo – uno dei due pediatri di libera scelta in servizio a Bojano -, continua a trovare riscontri. Una delle promotrici della petizione si è recata presso il distretto sanitario di Bojano per effettuare il cambio del pediatra, e stando a quanto riferisce ha potuto constatare personalmente ciò che rappresenta il timore di tante famiglie: l’utenza pediatrica della zona sarebbe sul filo del rasoio e i posti disponibili per i piccoli pazienti piuttosto limitati.
Secondo quanto emerso, il pediatra in servizio a Vinchiaturo avrebbe al momento circa 50 posti disponibili, mentre il pediatra di Sepino sarebbe già al completo. Circa 600, invece, i posti presso l’unico pediatra che resterebbe in servizio a Bojano. Insomma, cifre che come ampiamente affermato dai genitori dell’area matesina in questi giorni, alimentano il timore che non tutti possano trovare copertura in zona, dovendosi quindi recare necessariamente a circa 30 chilometri di distanza, a maggior ragione nel periodo scolastico. Un disagio enorme, oltre che un limite importante per chi non è automunito, che rischia di suscitare inevitabili problemi logistici e psicologici per bambini e famiglie. Sono circa 700 infatti gli iscritti presso la dott.ssa Gallo che dall’8 settembre dovranno scegliere un nuovo pediatra.
Ma non è tutto: sono proprio le mamme, al netto delle informazioni ricevute al distretto sanitario, che rilanciano sulla vicenda, lamentando quella che sarebbe sostanzialmente una scelta ‘obbligata’ del professionista a cui affidare i propri bimbi, e non quindi una scelta ‘libera’.
«Togliendo il secondo pediatra a Bojano – sostiene una delle mamme – di fatto nel Matese la scelta del pediatra sarà obbligata, vista anche la situazione dei posti disponibili nei dintorni, ma anche a Campobasso. Da quello che abbiamo compreso, si sta giocando molto sul fatto che i genitori dei bimbi con più di 6 anni trasferiscano i propri figli al medico di base. Una scelta legittima, che però di certo non è ciò che le famiglie auspicano – prosegue -. Per non parlare di ciò che inevitabilmente accadrà: vista la richiesta crescente di visite ambulatoriali durante il periodo scolastico che sta per iniziare, dovuta alla diffusione maggiore delle patologie stagionali, tanti opteranno per le visite private con un esborso di denaro non indifferente. È inutile girarci intorno, questa situazione mette fortemente in difficoltà le famiglie e non garantisce le necessarie tutele ai più piccoli».
Il malcontento è palpabile nell’area matesina, così come la frustrazione delle famiglie. La scelta di non rinnovare il contratto della seconda pediatra di Bojano, nonostante l’evidente carenza di professionisti nel settore, è percepita come un’azione incomprensibile e potenzialmente dannosa, anche in considerazione del fatto che i massimali dei pediatri sono stati aumentati in via temporanea lo scorso aprile e che al momento non vi sono quindi garanzie sul numero massimo di pazienti che si potranno iscrivere da un unico professionista nel prossimo futuro. L’area del Matese è molto vasta, comprende numerosi comuni, e in totale oltre 10mila abitanti. Sono aspetti di cui le mamme chiedono di tener conto, per il bene dei propri figli: da qui la perpetua richiesta all’Azienda sanitaria di rivedere la decisione sul futuro della dott.ssa Gallo, mentre il numero delle firme a sostegno della petizione è destinato a crescere ancora nei prossimi giorni, almeno fino al 31 agosto. Dopodiché il faldone delle firme sarà inviato all’attenzione del direttore generale dell’Asrem.

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