Nella seduta di martedì prossimo l’assemblea di Palazzo D’Aimmo affronterà la mozione proposta dal consigliere Massimo Romano riguardante la carenza di pediatri a Bojano. La questione è diventata urgente dopo l’annuncio della sospensione, a partire da domani 8 settembre, dell’attività della specialista di libera scelta assegnata provvisoriamente al Distretto di Campobasso per la sede di Bojano. L’esponente di Costruire Democrazia ha formalmente diffidato i vertici dell’Asrem, coinvolgendo anche la Regione e i sindaci dei comuni matesini che si appoggiano su Bojano per il servizio pediatrico. Nella sua richiesta, il consigliere ha esortato l’Azienda sanitaria a bandire immediatamente una procedura selettiva per coprire questa grave carenza, proponendo nel frattempo di assegnare un incarico provvisorio per evitare interruzioni nel servizio e garantire il diritto alla salute di centinaia di bambini. Nel frattempo la comunità di Bojano non è rimasta indifferente e ha avviato una petizione popolare, raccogliendo 1700 firme a sostegno di una soluzione rapida. Tuttavia, nonostante questo significativo appoggio, né la Regione né l’Asrem hanno ancora dato risposte concrete. Proprio per questo, Romano ha portato la questione all’attenzione del Consiglio regionale già ad agosto, e la sua mozione sarà finalmente discussa nella prossima seduta. «È impensabile che, in un contesto in cui il servizio sanitario regionale fatica già a essere attrattivo, si finisca per ostacolare l’operato di professionisti stimati e apprezzati dall’utenza» ha rimarcato il consigliere di Cd esprimendo la propria preoccupazione per l’inattività delle istituzioni. Ha quindi rimarcato che, sebbene la soluzione sia chiaramente delineata da provvedimenti amministrativi già adottati dall’Asrem, questi non sono mai stati messi in atto. Questa situazione solleva riflessioni sullo stato della sanità in Molise, dove la mancanza di coordinamento e tempestività delle istituzioni rischia di compromettere servizi essenziali come la pediatria, su cui le famiglie del territorio fanno affidamento. La mobilitazione popolare e l’iniziativa del consigliere Romano sono segnali di una comunità che non accetta passivamente la sospensione di servizi vitali e che reclama un’attenzione maggiore da parte delle istituzioni. Le carenze strutturali del sistema sanitario locale richiedono soluzioni immediate, e la seduta di martedì rappresenta un’opportunità cruciale per affrontare e risolvere una situazione che sta mettendo a dura prova la fiducia dei cittadini nelle istituzioni.

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