Una novità attesa, che si spera possa produrre realmente i suoi effetti, nell’area del Matese, quella che è arrivata dall’ultima seduta di Consiglio regionale, dove all’unanimità è stata approvata una mozione per chiedere che l’iter istitutivo del Parco nazionale del Matese si chiuda in tempi strettissimi e che la sede legale dell’Ente sia indicata in Molise.
La mozione a prima firma della consigliera Alessandra Salvatore, porta anche la sottoscrizione dei consiglieri Vittorino Facciolla, Micaela Fanelli, Roberto Gravina e Angelo Primiani.
È stata proprio la prima firmataria a illustrare la proposta in Aula. Sono seguiti gli interventi per dichiarazione di voto dei consiglieri Di Baggio, Gravina, Facciolla e Primiani oltre a quelli dell’assessore Di Lucente e del presidente della Giunta Roberti.
In particolare, il Consiglio regionale, nel testo emendato in Aula a seguito della discussione e quindi approvato, fa mozione al presidente della Regione e alla Giunta di adoperarsi per ottenere che l’iter istitutivo del Parco Nazionale del Matese, con l’adozione, da parte del Presidente della Repubblica, del provvedimento di formale istituzione del Parco, si chiuda nel rispetto della vocazione e delle esigenze delle comunità locali interessate ed in tempi strettissimi; ma anche si faccia in modo la sede legale e/o amministrativa dell’istituendo Parco sia individuata in Molise.
Sede che, come affermato dal consigliere Angelo Primiani in una nota, deve essere precisamente individuata a Bojano per rispetto della vocazione naturalistica di questo lembo di territorio, e in rappresentanza di un’intera area, quella del Matese, appunto.
«Dopo anni di occasioni perse e solleciti ignorati, finalmente arriva un segnale positivo – afferma Primiani -. Una questione che seguiamo da anni e che deve arrivare in fretta a un punto di svolta. Parliamo di un iter iniziato nel 2017 che dopo sette anni non giunge ancora a conclusione: ora, con una mozione a prima firma della collega Salvatore sostenuta da tutta l’opposizione, la Regione prende un impegno preciso per accelerare sull’istituzione dell’Ente e per avere la sede in Molise. Sul tema sono stato chiarissimo già durante la scorsa legislatura affinché non si accettassero passivamente decisioni dai tavoli nazionali che avrebbero potuto precludere importanti opportunità per il nostro territorio, collocando ad esempio la sede del Parco al di fuori della regione. Non ne ho mai fatto segreto: sono convinto che la sede debba nascere a Bojano, perché quell’area del Matese racchiude tutte le ricchezze naturali di cui il Parco deve essere nume tutelare – prosegue -. In tal senso, però, i ritardi sono evidenti e finora sono già andate perse risorse ingenti stanziate proprio per i Parchi nazionali. Ora, finalmente, il Consiglio regionale riconosce l’importanza di accelerare e far valere la voce del Molise».
Primiani conclude rilanciando anche su un altro argomento, strettamente correlato però al futuro del Parco nazionale del Matese, ovvero la valorizzazione del fiume Biferno: «In questo contesto, sono ancora più determinato a portare avanti la proposta di legge per l’istituzione di un Parco fluviale del Biferno – spiega -, auspicando che possa essere rapidamente discussa e approvata. Servirebbe per riconoscere e valorizzare l’enorme potenziale naturalistico che custodisce il Matese: è in questa direzione che dobbiamo fare tutto il possibile per proteggere il nostro territorio promuovendo uno sviluppo sostenibile che integri il fiume alla montagna».

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