Dopo la sentenza del Tar Lazio sull’istituzione del Parco nazionale del Matese, notizia ormai di diverse settimane fa, dalla Direzione generale tutela della biodiversità e del mare del Ministero dell’Ambiente e della Sicurezza energetica è arrivata nei giorni scorsi una nota alle Regioni Campania e Molise e agli Enti locali interessati contenente la proposta di misure di salvaguardia da applicare alle diverse zone dell’istituendo Parco e la relativa cartografia chiedendo di esprimere il “sentito” di competenza nel termine per il riscontro, cioè 20 giorni per i Comuni e 45 giorni per le Regioni.
Le procedure per l’istituzione del Parco nazionale del Matese, quindi per la delimitazione provvisoria e la fissazione delle regole che ne determineranno il funzionamento fino alla stesura e all’entrata in vigore del Piano del Parco, vanno avanti nei tempi fissati dal Tar, dopo il ricorso presentato da Italia Nostra.
Nella nota ministeriale si legge che è stato sottoposto alla valutazione tecnico scientifica dell’Ispra quanto pervenuto da parte della Giunta regionale Campania e delle note acquisite da parte dei Comuni di Bojano; Campochiaro, Capriati a Volturno, Casalduni, Castelpizzuto, Castelvenere, Colli a Volturno, Longano, Monteroduni, Morcone, Pietraroja, Pontelandolfo, Prata Sannita, Pratella, Roccamandolfi, San Giuliano del Sannio, San Gregorio Matese, San Massimo, San Polo Matese, Sassinoro, e Venafro.
L’Ispra, sulla base degli elementi conoscitivi e tecnico-scientifici disponibili, di elementi fisici ben riconoscibili sul territorio, nonché delle carte di valore ecologico e di sensibilità ambientale già disponibili, ha trasmesso le valutazioni relative alle proposte di modifica della zonazione, della perimetrazione e delle misure di salvaguardia trasmesse rispettivamente dai Comuni interessati e dalla Regione Campania.
Per quanto concerne la perimetrazione del Parco del Matese, l’Ispra – sulla base della istruttoria sinora espletata -, rispetto ai Comuni ricadenti nel territorio della Regione Campania di cui alla proposta tecnica di perimetrazione provvisoria trasmessa in data 10 aprile 2024, considerato lo stato naturalistico-ambientale del territorio, ha proceduto all’esclusione completa dal Parco del Comune di Pratella ed ha incluso la parte naturalisticamente più interessante del territorio del Comune di Castelvenere.
Ciò che più interessa invece il versante molisano sono le misure di salvaguardia dell’istituendo del Parco nazionale del Matese: sul tema diversi Comuni avevano presentato osservazioni al fine di rendere il Parco più vicino alle esigenze delle comunità locali, e in una dettagliata scheda tecnica l’Ispra ha ora spiegato i motivi di quelle richieste ritenute “non accoglibili”. Motivazioni ancora tutte da analizzare e comprendere, al fine di chiarire quali saranno le effettive risultanze della nascita del Parco per il territorio.
Sul tema, in Consiglio regionale era stata approvata all’unanimità una mozione – a prima firma della consigliera Alessandra Salvatore, sottoscritta anche dei consiglieri Vittorino Facciolla, Micaela Fanelli, Roberto Gravina e Angelo Primiani – per chiedere che l’iter istitutivo del Parco si chiudesse in tempi strettissimi e che la sede legale dell’Ente fosse indicata in Molise. Ma non solo, perché l’atto dava mandato affinché venissero accolte proprio le istanze dei Comuni.
Dal Ministero fanno sapere – ad ogni modo – che si procederà alla emanazione del decreto di perimetrazione e delle misure di salvaguardia così come stabilito dalla sentenza del Tar Lazio numero 18581/2024 del 24 ottobre scorso.