Alla fine l’Anas ha preso l’impegno a ridurre i tempi per i lavori sul Viadotto Callora (che a questo punto dovrebbero terminare entro dicembre). Poi, una seconda proposta sul tavolo che è quella di allargare la carreggiata del tratto che dal bivio di Spinete scende fino alla Statale 17. Per verificare ambedue le situazioni, martedì ci sarà un nuovo incontro in Prefettura mentre oggi l’assessore regionale Pierpalo Nagni incontrerà i vertici dell’Anas.
Autotrasportatori, pendolari, automobilisti, imprenditori e lavoratori avevano chiesto che sulla chiusura della Statale 17 (Viadotto Callora) intervenisse il Prefetto ma che ci fosse anche un sostegno della Regione acché si evitassero i itanti, troppi disagi a cui si potrebbe andare incontro anche per un anno (questo il tempo previsto per la durata dei lavori).
Così è stato. Questa mattina alle 11, nel Palazzo dell’Ufficio territorio di Governo si sono incontrate tutte le parti attorno ad un tavolo. Già, perché la chiusura della SS 17 Appulo sannitica dal chilometro 204,500 al chilometro 207,200 sta causando disagi enormi che dureranno circa un anno con deviazioni quasi impossibili.
E allora l’assessore ai Lavori Pubblici Pierpaolo Nagni ha sottolineato prima di sedersi al tavolo la necessità di accorciare i tempi di intervento. “E’ una vera emergenza – ha detto il titolare di settore – Chi ha in carico l’opera avrebbe dovuto preoccuparsi per tempo di quali erano le alternative. Dobbiamo immaginare a questo punto quale intervento è possibile fare e una delle panacee potrebbe essere ridurre i tempi di questi lavori, perché un anno per quel tipo di opera ci sembra assai esagerato, quindi possiamo immaginare una riduzione dei tempi ma verificheremo assieme ad associazioni e al sindaco di Bojano quale soluzione possibile”.
Si chiede all’Anas di costruire una bretella lateralmente al viadotto ma la soluzione non pare sia fattibile e al riguardo è stato chiaro il presidente della Provincia di Campobasso, Rosario De Matteis: “Bisogna accorciare i tempi di esecuzione dei lavori premettendo che si tratta di interventi urgenti che vanno assolutamente realizzati. Non immagino la possibiulità di una bretella che costeggi il viadotto perché i tempi non ci sono e i fondi neanche”.
Durissima, ancora oggi, la presa di posizione dei costruttori edili. Corrado Di Niro dell’Acem ha ribadito ancora: “I lavori così congegnati ostacolano la ripresa produttiva locale già disastrata non occupando, tra l’altro, personale locale. Chiediamo immediatamente sulla questione l’intervento della Regione e soluzioni conciliabili con le esigenze di crescita e sviluppo di questa regione”.