Remo Perrella, commissario del Consorzio industriale di Bojano, ha gettato la spugna. Da qualche settimana il clima era teso e d’altro canto le difficoltà operative oltre che finanziarie dell’ente erano note. Ieri la comunicazione. Unica nota positiva: le dimissioni che ha rassegnato non sarebbero irrevocabili. Molto probabilmente ci sarà un incontro col governatore Paolo Frattura ma non prima della prossima settimana perché in questi giorni il presidente è a Bruxelles per i lavori del comitato delle Regioni.
Debiti ingenti e soprattutto una difficoltà operativa arrivata al culmine: questi i motivi che hanno portato la giunta a commissariare il Nucleo. Un ente non inutile, visto che il riconoscimento dell’area di crisi interessa proprio il distretto di Campochiaro-Bojano (e quelli di Isernia e Venafro). Azzerati gli organi e silurato il presidente Colalillo, l’esecutivo di Palazzo Vitale ha compiuto una scelta anche politica visto che Remo Perrella è presidente del Consiglio comunale di Bojano ed esponente quindi della maggioranza del sindaco Di Biase.
La situazione in cui versa il Consorzio è oggettivamente difficile, quasi proibitiva. Per questo la strada individuata è quella della liquidazione, che però non è immediata né semplice: la cancellazione di un ente è di competenza dell’Assemblea legislativa. Intanto, uno dei problemi più seri è quello del depuratore che necessita di interventi importanti, costosi per funzionare a dovere. Uno o due milioni almeno. In generale, servirebbe un minimo di risorse per assicurare l’ordinaria amministrazione. Risorse che però la Regione non ha o, comunque, la direzione intrapresa era un’altra.
Cortocircuito, quindi. Per ora è così. Le condizioni per il passo indietro in via Genova le conoscono e nella nota con cui si è dimesso probabilmente Perrella le ha riassunte. Al rientro da Bruxelles, un nuovo dossier sul tavolo del presidente Frattura.
DOVREBBERO GETTARE LA SPUGNA PURE QUELLI SUL COMUNE DI BOIANO!