Si è tenuto sabato pomeriggio a Palazzo Colagrosso a Bojano un incontro promosso dal Partito democratico sul reddito di inclusione. Lo strumento di sostegno ai meno abbienti è operativo dal 1° dicembre e potrà essere materialmente percepito dalle famiglie in difficoltà dal prossimo 1° gennaio 2018.
«Una risposta concreta agli “ultimi”, che sono in cima alla lista del lavoro del Pd – ha detto in apertura il segretario regionale Micaela Fanelli, aggiungendo come – dopo anni di sacrifici, dovuti alla più grande crisi economica dal dopoguerra e alle dissennate politiche di centrodestra, oggi si riescono finalmente a fornire le prime risposte ai bisogni delle persone in difficoltà. Non parliamo di un semplice sussidio, ma di una misura di contrasto alla povertà che punta a coprire progressivamente tutti coloro che ne hanno bisogno e in modo strutturale. I dati ci parlano di un 34%, un meridionale su tre, esposto a rischio povertà, contro la media nazionale del 19%, che al Nord scende all’11%. Il Molise, con il suo 23%, nel comparto Mezzogiorno sta meglio degli altri. Ma molto c’é ancora da fare. L’introduzione del Rei porta l’Italia al livello delle altre democrazie d’Europa, ma sappiamo benissimo che le famiglie in condizioni di povertà grave sono molte di più di quelle copribili con l’attuale importo finanziario. E il convegno di oggi serve anche a questo, a dire che il Pd Molise vuole che la misura sia estesa a tutte le persone in condizioni di povertà assoluta. Nel frattempo, sono stati posizionati 1,759 miliardi di euro per il 2018 e 1,845 miliardi nel 2019. Significa fino a 534 euro per 18 mesi alle famiglie con cinque o più componenti, a cui si aggiungerà un percorso di reinserimento lavorativo personalizzato. Di questi tempi è raro che vengano introdotti nuovi diritti. Eppure è successo, per una volta possiamo rallegrarci, ma soprattutto andare fieri di un importante risultato sociale ascrivibile prima al governo Renzi, che lo ha voluto con primo avvio con altre modalità, poi a quello guidato da Paolo Gentiloni, che lo ha varato e reso immediatamente disponibile da questo dicembre».
Anche la scelta di aver presentato lo strumento a Bojano, uno dei territori in maggiore difficoltà della regione, non è casuale. «Ringrazio di cuore il circolo del Pd di Bojano che ha sollecitato questo incontro, attivo e forte sui temi più cari al centrosinistra: lavoro, ambiente, povertà e su quelli specifici della città di Bojano, quali le Infrastrutture per il territorio».
I saluti iniziali sono stati portati da Liberatore Natale, segretario del circolo molto stimato dagli iscritti e dal vicesindaco di Bojano, Virginio Spina. Presenti anche molti degli amministratori della città, insieme ai sindaci di Frosolone, Macchiagodena, Mirabello e a molti amministratori dell’area, cooperative, assistenti sociali, associazioni attive nel sociale.
La relazione sullo stato del ‘sociale’ in Molise è stata illustrata dal vicepresidente della giunta regionale Vittorino Facciolla, che ha presentato i dati di una regione ancora in difficoltà, ma che ce la fa a risalire la china, senza più abbandonare nessuno.
Preziosa la partecipazione di Valentina Capone, referente informatico del progetto Rei della Direzione centrale organizzazione e sistemi informativi Inps, sia per illustrare il funzionamento del Reddito di Inclusione, sia per rispondere alle domande delle tantissime persone presenti a Palazzo Colagrosso.
Lo hanno infine ribadito il presidente della Regione Paolo Frattura e il responsabile del Dipartimento Welfare del Pd Giovanni Lattanzi, il Rei è davvero uno strumento universale di lotta alla povertà. Welfare e lavoro per poter davvero combattere l’indigenza e restituire speranza e futuro alle persone più deboli e sfortunate, ridistribuendo con equità reddito e benessere.
«Sono questi i risultati che il Partito democratico presenta ai cittadini. Non le fantomatiche promesse di improbabili redditi di cittadinanza o impossibili pensioni che vivono solo nella scorrettezza politica delle destre o dei populisti – ha concluso il segretario Fanelli -. E il Pd resta l’unico partito, in Italia come in Molise, al lavoro sul programma elettorale, forte di risultati concreti, di promesse mantenute, di una linea di condotta fondata sulla serietà di governo e non soltanto sulla denigrazione degli avversari. Continuiamo su questa strada, quella dell’incontro, dell’ascolto, dell’informazione. Tra le persone, con umiltà, ma anche con l’orgoglio di poter presentare i primi importanti risultati per l’Italia e per il Molise. Legge sul terzo settore, dopo di noi, fondo disabilità, fondo per il sociale, caregiver familiare e, in questa legge di stabilità, anche di nuovo le risorse per l’accompagnamento dei disabili. Tutte cose che, come il Sia, ci fanno andare fieri di essere di sinistra concretamente e non per proclami».