La settimana appena conclusa è stata senza dubbio una delle più critiche per la città di Bojano, che ha vissuto due eventi di maltempo davvero eccezionali.
All’inizio settimana, la notte tra lunedì e martedì scorsi, c’è stato prima il fortissimo vento, con raffiche che hanno superato abbondantemente i 100 chilometri orari, provocando danni spaventosi su tutto il territorio comunale, sia alle strutture pubbliche sia private, mettendo a rischio l’incolumità delle persone intervenute per cercare di limitare i danni.
A fine settimana, dal pomeriggio di venerdì fino a notte fonda, un violentissimo temporale ha causato l’esondazione di alcuni torrenti, tra questi il Rio Bottone e il San Paolo, con notevoli danni soprattutto nella zona di Riofreddo dove un’abitazione è stata completamente invasa dall’acqua.
Tantissimi altri fabbricati hanno subito allagamenti al piano terra.
Notti che hanno visto i Vigili del fuoco di Campobasso impegnati a intervenire a più riprese nelle varie zone critiche, insieme ai carabinieri della locale Compagnia, al comandante di Polizia municipale, al sindaco Di Biase e alcuni amministratori.
Un elogio particolare per l’impegno profuso dal capitano della vigilanza urbana, Liberato Colalillo, è arrivato dal primo cittadino, come abbiamo già avuto modo di scrivere. Colalillo, infatti, si è prodigato in maniera encomiabile, come riferito anche da diversi cittadini, in quanto con l’operaio comunale Michele Prioriello ha posizionato transenne e quant’altro per interdire determinati tratti di marciapiedi e strade a rischio per l’incolumità di pedoni e automezzi, oltre a rimuovere alberi e materiale pericoloso dalle carreggiate. Si è dato da fare, senza risparmiare energie, visto anche l’esiguità del personale alle sue dipendenze, ormai ridotto all’osso. Tra agenti di polizia collocati in quiescenza e malattie varie, attualmente ha alle sue dipendenze tre uomini e un ausiliare effettivo, e con l’enorme mole di lavoro da svolgere nel campo di polizia locale, annonaria, sanitaria, edilizia ed infortunistica stradale, non riesce più a garantire neanche l’apertura pomeridiana e festiva del suo ufficio.
Appena qualche anno fa l’organico di Polizia Municipale bojanese era costituito da una decina di unità. Negli ultimi tempi si è cercato di tamponare parzialmente le carenze di personale con assunzioni stagionali che da qualche tempo per questioni di scarse disponibilità finanziarie dell’ente non vengono più adottate con la stessa frequenza di prima, adesso tra riposo, turni e quant’altro, a farsi in quattro e a coprire le emergenze, è lo stesso comandante che, animato dal senso di appartenenza al territorio e soprattutto dalla buona volontà, si sta sacrificando come non mai. Basta dire che nonostante le notti trascorse nelle varie zone critiche del territorio comunale per prevenire ulteriori situazioni pericolose, notti che l’hanno visto riposare appena qualche ora, la mattina successiva ben presto era già in ufficio a svolgere le incombenze quotidiane.
Fino a quando Colalillo sarà in grado di sostenere tale ritmo di lavoro? È la domanda che tanti cittadini si pongono.
Ermes

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