L’invasione di ratti in locali di proprietà dell’Istituto Autonomo Case Popolari di Campobasso sta creando notevoli problemi di natura igienico sanitaria agli inquilini. Si tratta del condominio ‘Pal Tre Elle’, palazzina sita in via Cavadini al civico 316, in località Terre Longhe. Un grave problema che va avanti dall’autunno dello scorso anno senza che l’Ente di via Monte Grappa a Campobasso si sia preoccupato più di tanto.
I condomini, nonostante i numerosi solleciti scritti e verbali indirizzati al proprietario delle palazzine, visto l’immobilismo dei vertici dello Iacp, sono stati costretti a rivolgersi ad un legale, l’avvocato Cristiana Cornacchione, per una diffida formale all’Istituto. La nota per conoscenza è stata inviata anche al locale distretto sanitario e al Comune di Bojano, sia al responsabile del settore Igiene pubblica e sia al comandante della Polizia municipale.
«Nell’ultimo periodo noi inquilini della palazzina sita al civico 316 di via Cavadini, abbiamo riscontrato la presenza di numerosi e grossi ratti che si aggiravano per le strade adiacenti il nostro fabbricato oltre che in locali disabitati del medesimo – ha spiegato la signora Barbara Papili, rappresentante dei condomini interessati -. La situazione si è aggravata ulteriormente quando alcuni roditori si sono introdotti nella cassetta posta all’interno del nostro palazzo al cui interno sono situati i contatori dell’energia elettrica. Infatti nello scorso mese di febbraio l’Enel ha dovuto provvedere a sostituire un contatore poiché alcuni roditori avevano rosicchiato dei fili elettrici arrecando notevoli danni ai condomini. Vicenda che lo Iacp ben conosce avendolo a suo tempo informato.
In precedenza noi condomini, preallertati dal cattivo odore, avevamo interessato lo stesso Istituto, in qualità di proprietario del nostro stabile, chiedendo un intervento immediato al fine di constatare la situazione indecorosa e di emergenza in cui versava il nostro condominio. Purtroppo abbiamo dovuto constatare un disinteresse totale da parte della proprietà dell’immobile – ha sottolineato la Papili -, considerato che non è stato attivato alcun intervento per la risoluzione della problematica che, puntualmente, si è riproposta in tutta la sua gravità igienico-sanitaria.
I ratti, infatti, hanno invaso nuovamente il vano in cui sono collocati i contatori della corrente elettrica. Situazione che può essere confermata attraverso le numerose foto che abbiamo scattato. All’interno di questo piccolo vano contatori, tra l’altro, è presente un foro che presumibilmente è collegato con i sotterranei dello stabile, per cui è facile ipotizzare che i ratti provengano proprio da questo foro che è l’unica apertura presente nel vano stesso. Ma non è solo questo il problema grave. Va evidenziato che l’androne del condominio è saturo di esalazioni nauseabonde dovute verosimilmente alla putrefazione di alcuni ratti morti, per cui noi inquilini siamo esposti a notevoli rischi essendo questi roditori portatori di parassiti e agenti patogeni pericolosi per la salute umana.
Quello che chiediamo allo Iacp e al Comune di Bojano – ha aggiunto – è un intervento di derattizzazione non solo ai locali sotterranei della palazzina in cui abitiamo, ma anche nelle aree circostanti per porre in salubrità l’intera zona».
L’avvocato Cristina Cornacchione, legale dei condomini interessati al problema, ha dato cinque giorni di tempo allo Iacp e al Comune per provvedere alla risoluzione del problema. Dopodiché, in caso di inosservanza alla diffida, procederà nelle sedi competenti a tutelare gli interessi e la salute dei suoi clienti.
E.C.

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