Ieri mattina, in occasione della ricorrenza di un evento che aveva toccato tutta l’Arma, nel piazzale antistante il Comando della Compagnia di via Croce a Bojano, i Carabinieri hanno scoperto un cippo alla memoria del generale di divisione Franco Romano, già decorato di Medaglia d’Argento al Valor Civile.
L’alto ufficiale perse la vita all’età di 59 anni, insieme ad altri tre militari che l’accompagnavano, nel tragico incidente con l’elicottero accaduto in Volpiano (TO) il 14 dicembre 1998, allorché il velivolo Agusta Bell 109, appena dopo il decollo, precipitò al suolo. La consorte Liliana, il figlio Luigi, i fratelli Cesare, Saverio ed Emilio, il nipote Danilo e l’intera famiglia, per commemorare – ancora una volta – il generale hanno fortemente voluto il cippo, esposto oggi a Bojano alla presenza del viceprefetto vicario della provincia di Campobasso, Pierpaolo Pigliacelli, del comandante della Legione Carabinieri “Abruzzo e Molise” generale di divisione Carlo Cerrina e del presidente della Regione Molise Donato Toma.
Alla manifestazione erano altresì presenti il comandante provinciale dell’Arma di Campobasso, colonnello Emanuele Gaeta, il vicario del questore di Campobasso, una rappresentanza della Guardia di Finanza e il comandante della Polizia municipale di Bojano, nonché il gonfalone della Città di Bojano – decorato di Medaglia di Bronzo al Valor Civile – le rappresentanze delle Associazioni nazionali Carabinieri della Provincia ed una scolaresca.
Momento toccante quello dello scoprimento del cippo da parte dei familiari presenti e la successiva deposizione di una corona di alloro in onore di tutti i caduti, momento suggellato dallo squillo della tromba sulle note del “Silenzio”.
Il generale Cerrina ha ripercorso la figura del generale Romano, mettendo in assonanza l’origine molisana e l’impiego in terra torinese dell’alto ufficiale, deceduto quando era al comando della Legione Carabinieri Piemonte e Valle d’Aosta, e il suo attuale incarico quale comandante della Legione Abruzzo e Molise e le origini torinesi, intrecciatesi poi nei profili di carriera, non tralasciando il forte legame della collettività con il suo concittadino al quale è stata intitolata una strada e l’auditorium sito nell’istituto S.S. Cuori di Gesù e Maria di località Terre Longhe.
Il cippo intitolato “… a Franco Romano” è opera dello scultore Riccardo Cordero e prende spunto da uno dei simboli identificativi dell’Arma, interpretandolo in maniera personale e contemporanea pur mantenendone l’immediata riconoscibilità agli occhi della gente. Realizzata in acciaio Corten, la scultura è composta da due C poste in posizione disassata ed entrambe a sostegno di una fiamma a tredici punte stilizzata, quasi una deflagrazione improvvisa e dirompente costruita con l’utilizzo di schegge di lamiera opportunamente ritagliate e saldate tra loro. La dimensione contenuta ma comunque sufficientemente rapportata al contesto propone l’opera come punto focale e identificativo dell’area e richiama i concetti di lealtà, fedeltà ed altissimo onore degli appartenenti all’Arma. Il materiale di cui è fatta, non necessita di particolare manutenzione e la ruggine che la riveste ne diventa, a differenza del normale acciaio, patina protettiva con una gradevole colorazione rossastra che tende a scurirsi con il passare del tempo.
L’intera cerimonia è stata preceduta da un momento di raccoglimento, cui ha preso parte il generale Cerrina e la famiglia dell’alto ufficiale scomparso, tenutosi al cimitero di Bojano, nel corso del quale il presidente della locale Associazione nazionale Carabinieri – intitolata proprio alla memoria del generale Romano – ha deposto un omaggio floreale sulla sua tomba.