La stazione ferrovia di Bojano è ancora off limits per gli anziani e per i disabili, per tutti coloro che in sostanza hanno problemi di deambulazione. Della vicenda ci siamo occupati già diversi mesi orsono in occasione dell’ultimazione dei lavori di riqualificazione della stazione nell’ambito del progetto della “Metropolitana leggera”, ma a quanto pare c’è un’assoluta insensibilità da parte dei vertici di Rete ferroviaria italiana verso queste categorie di cittadini abbandonate al proprio destino. Se i treni si fermassero tutti al primo binario il disagio non sussisterebbe, il problema nasce non solo in occasione delle coincidenze, cioè quando i due treni provenienti da Campobasso e Isernia si incrociano a Bojano, ma anche normalmente quando in stazione giunge un solo treno che il più delle volte, stranamente, si ferma sul secondo binario. Sembra proprio che venga fatto di proposito proprio per mettere in difficoltà questa categoria di cittadini meno fortunata, quando poi la fermata più logica sarebbe quella di transitare sul primo binario evitando così ogni ulteriore problema non solo chi ha problemi di deambulazione, ma anche alle altre categorie di utenti che sono costretti a caricarsi valigie e quant’altro per salire e scendere le ripide scale realizzate a servizio del sovrappasso. Proprio di recente, tra l’altro, un giovane universitario proveniente da Roma che portava una borsa e una valigia stava per perdere l’equilibrio mentre scendeva le scale, fortunatamente è riuscito a lasciare la valigia e ad aggrapparsi al passamano evitando così di cadere. Anche un disabile poche sere fa ha avuto grosse difficoltà scendendo dal treno al secondo binario, fortunatamente era in compagnia di alcuni amici che lo hanno aiutato a superare la barriera architettonica rappresentata dalle scale. Senza poi contare le difficoltà per le persone anziane o malate di cuore che devono salire e scendere quelle ripide scale spesso con bagagli o borse. In qualche occasione, a detta di testimoni, ci sono state persone che per evitare di salire e scendere le scale, hanno preferito attraversare i binari, nonostante il divieto, con il rischio anche di farsi male. È inconcepibile che i due gabbiotti laterali al sovrappasso già ultimati da tempo e destinati all’installazione agli ascensori ancora siano vuoti; infatti, la funzionalità degli ascensori è indispensabile per l’abbattimento delle barriere architettoniche, senza i quali la stazione ferroviaria non sarebbe a norma. Secondo indiscrezioni, pare che un gruppo di cittadini sia determinato a presentare un esposto alla Procura della Repubblica nei confronti di Rfi per la discriminazione nei confronti di coloro che hanno problemi di deambulazione. Va ricordato ai vertici dell’Ente ferrovia che la legge sull’abbattimento delle barriere architettoniche è abbastanza chiara, tra l’altro il Parlamento Europeo, nel 2007, ha approvato un regolamento che obbliga le imprese ferroviarie e i gestori delle stazioni a garantire agli invalidi e non solo, l’accessibilità alle banchine e agli altri servizi.
E.C.
Si pensi che il comune di Campobasso sta realizzando un nuovo sovrappasso nella zona del terminalbus, per servire la zona dell’università. Ci saranno anche qui problemi di scensori.
Avevo suggerito all’amministrazione precedente di realizzare un sottopasso, a giorno, che passasse sotto quei viadotti di raccordo, ma mi è stato risposto che non c’erano le quote (si trstta solo di un paio di metri e più d’altezza, non mi pare che a campobasso ci siano giganti da palla a canestro)
Ma non era comodo il passaggio a raso sul binario come c’era prima. A Boiano come in tutte le altre stazioni della linea transitano pochissimi treni. Oltretutto hanno tutti la fermata nella stazione. Quindi non la attraversano senza fermarsi. Non stiamo nelle grandi periferie delle città.
Questa idea della metropolitana leggere era già prevedivile che creasse disagi . Un modo per spendere soldi e creare problemi alla gente.
Comunque anche a Campobasso qualche treno proveniente da Roma ferma in altro binario anzichè al primo, costringendo la gente a farsi il sottopasso. E dal lato degli altri binari non c’è l’ascensore.
Ecco con i soldi della metropolitana, se proprio era necessario, si poteva realizzare questo ascensore a CB, dove il flusso di passeggeri ha una certa consistenza. Se poi pensiamo ai sottopassi realizzati a Matrice c’è proprio da ridere, anzi da piangere.