Tredici casi di Covid 19, sono cinque i pazienti positivi – appartenenti ad un cluster noto – tracciati nell’ultimo bollettino dell’Asrem su 525 tamponi processati. Dopo un’estate tutto sommato quasi tranquilla, la pandemia da coronavirus con l’arrivo dell’autunno, come del resto era stato preannunciato da vari scienziati, sta facendo registrare dappertutto una recrudescenza del virus. E anche a Bojano, la situazione sembra tornata a farsi abbastanza seria. A tal proposito il neo sindaco Carmine Ruscetta, attraverso i social, ha lanciato un appello alla popolazione per cercare tutti insieme di superare il momento critico con un po’ più di responsabilità nei comportamenti quotidiani. «La fase due che stiamo vivendo è una fase di convivenza con il virus Covid 19 – spiega il sindaco -. Vi ricordo che è presente tra noi e, pur in maniera non allarmante e comunque ben monitorata, presenta un aumento di persone risultate positive. Questo deve farci assumere, ancor di più, comportamenti attenti e responsabili. I comportamenti di tutti noi sono decisivi, in questa fase e, sicuramente in misura maggiore rispetto alla Fase 1 contraddistinta dalle “Misure del blocco”. L’emergenza non è finita, anzi… non vanifichiamo con i nostri comportamenti i sacrifici fatti nei mesi passati. Comportiamoci con senso di responsabilità – l’appello di Ruscetta – e abbiamo rispetto per noi stessi e per gli altri. C’è l’esigenza di mantenere più alta che mai la guardia rispetto l’accendersi di una fase espansiva del contagio. Sappiamo quali sono anche le ultime norme emanate dalla presidenza del Consiglio ed essenziali per ridurre il più possibile i rischi. Ricordo: uso delle mascherine sia all’aperto che al chiuso; distanziamento sociale; igiene. Queste sono ormai regole che dovrebbero essere parte integrante del nostro modo di comportarci. Ai giovani, poi, in particolare raccomando di evitare assembramenti davanti ai bar e ai locali molto frequentati sia all’interno che all’esterno. Altra raccomandazione ai genitori perché facciamo particolare attenzione ai ragazzi che vanno a giocare in spazi ed aree, di solito, non deputate allo scopo senza usare le mascherine e senza rispettare il distanziamento. L’emergenza non è finita, non fermiamoci adesso. Usiamo la testa. Siamo responsabili».