Investì Nicoletta Valente, 35enne originaria di San Giuliano del Sannio, la notte tra Natale e Santo Stefano del 2019. Ieri mattina è arrivata la condanna per l’automobilista 29enne: due anni e 8 mesi di reclusione per il reato di omicidio stradale. È il verdetto del giudice D’Onofrio al termine del rito abbreviato. Il pm ha chiesto una pena di quattro anni, ma il giudice ha concesso tutte le attenuanti al giovane – residente in un comune della provincia – difeso dall’avvocato Giuseppe Fazio. Il legale al termine dell’udienza ha già annunciato la volontà di ricorrere in Appello, dopo aver letto le motivazioni della sentenza. Il 29enne, inoltre, è stato anche condannato al pagamento di una previsionale di 15mila euro per ogni parte civile che si è costituita e gli è stata revocata la patente di guida.
Il cuore della giovane parrucchiera smise di battere il 27 dicembre: i medici del reparto di Rianimazione del Cardarelli, dove la giovane arrivò in condizione disperate, fecero il possibile per salvarle la vita, ma purtroppo le lesioni riportate nel violento impatto erano troppo gravi.
L’automobilista travolse la ragazza mentre stava attraversava la strada nel centro di Vinchiaturo, paese dove si era trasferita da qualche anno, e poi scappò. La mattina seguente si costituì in questura fornendo dettagli sull’incidente. Una tragica fatalità, spiegarono i legali: il ragazzo ammise di non aver visto la ragazza attraversare la strada. Vide solo una sagoma sbucare di fronte alla macchina, tentando di sterzare ma senza riuscirci. Fuggì via per paura, perché era sotto shock. Gli esami alcolemici e tossicologici diedero esito negativo ed anche le analisi dei tabulati telefonici provarono che al momento dell’impatto il giovane non stava utilizzando il telefono.

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