Un clima di festa ma anche di profonda emozione dopo due anni di pandemia: ieri l’Arma dei Carabinieri è tornata a celebrare il 208° annuale della sua fondazione finalmente in presenza. A Campobasso la cerimonia si è svolta nella caserma Frate, sede della Scuola Allievi Carabinieri, alla presenza delle autorità civili e militari, della cittadinanza e degli alunni dell’Istituto Comprensivo Montini.
«Due secoli di vita sulle spalle e non sentirli – ha esordito il comandante della Scuola, il generale di Brigata Antonio Russo – oggi finalmente grazie ai segnali di netto miglioramento della pandemia abbiamo la possibilità di aprire il cancelli e permettere alla cittadinanza e alle scolaresche di partecipare a questa cerimonia. Un segnale di vicinanza alla popolazione, del resto sempre stata questa la mission dei carabinieri. Una splendida cornice di pubblico, una splendida presenza negli schieramenti di formazione di 250 allievi del 140esimo Corso ormai prossimi a concludere il loro ciclo di formazione per raggiungere le stazioni dei carabinieri dislocate in tutta Italia. Una giornata di festa per tutto il Paese che continua a nutrire sentimenti di stima, fiducia e affetto nei confronti dell’Arma che recepisce per tempo i segnali provenienti dal territorio per venire incontro alle esigenze dei cittadini. Ai giovani carabinieri dico di tenere bene a mente gli insegnamenti recepiti in questa scuola: fermezza, tenacia, autonomia di decisioni ma nel pieno rispetto delle gerarchie. Dico loro di essere indipendenti e avere una visione globale, un’apertura verso le problematiche della gente».
Il presidente della Regione Donato Toma ha invece sottolineato come «la storia dell’Arma, oltre due secoli al servizio dello Stato e della comunità, sia stata sempre contrassegnata da dedizione, spirito di sacrificio, incondizionato altruismo, eroismo. Nel Molise è iniziata a partire dal 1861, quando i militi dell’Arma fecero per la prima volta il loro ingresso a Campobasso, e continua oggi con le molteplici azioni messe in campo per la difesa della legalità e la tutela dei cittadini».
«Con la fedeltà e la difesa dei valori istituzionali, da 208 anni l’Arma dei Carabinieri, che oggi a Campobasso con una cerimonia nella piazza d’Armi della Caserma “E. Frate”, sede della Scuola Allievi Carabinieri, ha celebrato l’importante anniversario di fondazione, risponde alle istanze delle comunità, anche fuori dalla nostra nazione, per la salvaguardia della pace e dei diritti umani». Le parole del sindaco di Campobasso Roberto Gravina. «Alle donne e agli uomini dell’Arma dei Carabinieri – ha concluso il sindaco – che da sempre dimostrano con il loro agire quotidiano un legame indissolubile con il nostro territorio, va il ringraziamento mio e della nostra comunità per ciò che compiono a tutela della sicurezza della città di Campobasso».

In un anno 26 arresti per droga, presto una stanza ‘rosa’ dedicata all’ascolto delle vittime di violenza

È toccato invece al comandante provinciale dei Carabinieri di Campobasso, tenente colonnello Luigi Dellegrazie, tracciare un bilancio dell’attività svolta nell’ultimo anno.
«Da meno di un anno sono giunto in questa provincia e posso affermare di essere stato accolto da un ambiente unico, collaborativo e professionale – ha esordito – in totale sinergia con le autorità di pubblica sicurezza, sotto la guida illuminata prefetto Francesco Antonio Cappetta e l’accordo costante con il questore Giancarlo Conticchio, ora questore di Salerno, ed in piena comunione d’intenti con il colonnello Antonello Cefalo, comandante provinciale della Guardia di Finanza.
Ogni presidio dell’Arma, sull’intero territorio nazionale, esiste per dare, per servire, mai per ricevere. L’Italia sta lentamente uscendo dal periodo buio della disastrosa pandemia che ha letteralmente cambiato le nostre esistenze, ha fermato il tempo, ha mutato il modo di interagire tra noi, ma nonostante tutto, l’Arma ha tenuto saldamente il controllo del territorio, mantenendo l’operatività di tutte le 44 Stazioni sparse sul vasto e difficile territorio della provincia di Campobasso assicurando costantemente vicinanza alle popolazioni, tenendo aperti ed efficienti tutti i presidi che, in taluni casi, sono l’unico punto di riferimento delle nostre piccole comunità».
L’opera silenziosa, instancabile, risoluta e convinta svolta dai reparti dell’Arma della provincia di Campobasso nel periodo che va dal giugno 2021 a giugno 2022 ha permesso di conseguire lusinghieri risultati. I servizi preventivi svolti sono stati 24.576, mentre le persone controllate 209.155 e i mezzi passati al setaccio 116.532. Inoltre 109 arresti e 939 denunce.
Nell’ambito della lotta agli stupefacenti 26 persone sono finite in manette, 53 sono state denunciate e 230 segnalate alla Prefettura. Mentre sono stati sequestrati oltre cinque chili di sostanze stupefacenti.
È stata data risposta, inoltre, a più di 61.341 richieste pervenute al “112”, numero unico di emergenza europeo.
«Un cenno merita anche l’attività di vicinanza ed informazione che gli Ufficiali ed i Comandanti delle 44 Stazioni del Comando Provinciale – ha proseguito Dellegrazie – hanno avviato attraverso i sempre più frequenti incontri aperti alle agli anziani, alle fasce deboli ed alla cittadinanza in genere, tenuti presso le parrocchie, i centri di ascolto e le scuole, finalizzati a far incrementare nella popolazione il livello di sicurezza percepita e contestualmente far accrescere quell’autodifesa per evitare le odiose truffe e raggiri, reati sempre più diffusi sul nostro territorio che purtroppo l’evento pandemia ha fatto esplodere nei numeri.
Analoga attività informativa è stata condotta anche in favore di associazioni di professionisti, imprenditori e commercianti, affinché divenga sempre più agevole costante ed aperta la collaborazione e lo scambio informativo così da prevenire possibili infiltrazioni della Criminalità Organizzata che si affaccia sempre più pericolosa sui Nostri confini, e Noi Arma dei Carabinieri con le altre Forze di Polizia dobbiamo rappresentare l’argine per evitare pericolose esondazioni.
Un’attenzione particolare l’Arma la dedica alle vittime della violenza di genere che vede nelle norme del Codice Rosso peculiari tutele, infatti presso la sede del Comando Provinciale stiamo realizzando in collaborazione con il Lions Club di Campobasso una stanza definita “rosa” dedicata all’ascolto protetto sia dei minori che delle vittime di ogni forma di violenza di genere.
Ringrazio gli organi della Magistratura, per l’ispirata e vasta dottrina giuridica con la quale animano la quotidiana applicazione della legge, in particolare il procuratore generale presso il Tribunale di Campobasso dottor Mario Pinelli, il procuratore distrettuale dottor Nicola D’Angelo e la procuratrice presso il Tribunale di Larino dottoressa Isabella Ginefra.
Ringrazio i delegati della Rappresentanza Militare, qui presenti, per l’apporto qualificato e costruttivo offerto nella risoluzione delle problematiche del personale.
Esprimo sentimenti di grande riconoscenza al mondo dell’informazione per l’obiettività e l’alta professionalità con cui operano e per l’attenzione che rivolgono alle attività operative e sociali dell’Arma dei Carabinieri nella nostra Provincia.
Termino rivolgendo un pensiero di particolare riconoscenza alle nostre famiglie, che giornalmente condividono con noi sacrifici, rinunce e disagi per l’assolvimento del servizio che siamo chiamati ad assolvere per il bene della collettività».

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