Nel 2021 si sono verificati in Molise 421 incidenti stradali che hanno causato la morte di 15 persone e il ferimento di altre 622. È la fotografia scattata dall’Istat che ha rilevato come, rispetto al 2020, siano aumentati gli incidenti (+14,1%) e i feriti (+22,9%), ma, contestualmente, siano anche diminuite le vittime della strada (-40%) a differenza di quanto registrato a livello nazionale (+28,4% per gli incidenti, +20,0% per le vittime e +28,6% per i feriti).
Nel 2021 aumenta invece l’incidenza degli utenti vulnerabili per età (bambini, giovani e anziani), morti in incidente stradale, attestandosi su un valore superiore alla media nazionale (53,3% contro 43,9%). L’incidentalità si registra alta lungo la costa (Termoli e Campomarino), a Bojano e Venafro e nei comuni capoluogo di provincia: si confermano le criticità della SS085 venafrana, lungo la quale si registra il maggior numero di incidenti (28, 3 decessi e 44 feriti), e delle strade SS017, SS087 e SS647.
Nel 2021 il maggior numero di incidenti (216, il 51,3% del totale) si è verificato sulle strade urbane, provocando 3 morti (20,0% del totale) e 285 feriti (45,8%). Rispetto all’anno precedente i sinistri aumentano sulle strade urbane (+10,2%) e sulle altre strade (+13,5%), ma restano invariati sulle autostrade e raccordi). Gli incidenti più gravi avvengono sulle altre strade (6,2 decessi ogni 100 incidenti), seguiti da quelli sulle strade urbane (1,4 ogni 100).
Le misure di contenimento adottate per contrastare la pandemia e i periodi di lockdown attuati nei primi mesi dell’anno hanno influito sulla distribuzione temporale degli incidenti stradali sull’intero territorio nazionale.
Nel periodo gennaio-aprile si sono registrati in Molise 94 incidenti (22,3% del totale) mentre tra maggio e settembre, in coincidenza della riapertura di gran parte delle attività e del periodo di maggiore mobilità per vacanze, si contano 229 incidenti (il 54,4% di quelli avvenuti durante l’anno) in cui hanno subito lesioni 343 persone (55,1%) e 9 sono decedute (60,0%).Oltre il 77,9% degli incidenti ha avuto luogo tra le 8 e le 20 ma l’indice di mortalità raggiunge i valori più elevati tra le tre e le quattro del mattino (28,6 morti ogni 100 incidenti) e le 11 e le 12 (7,7 morti ogni 100 incidenti), valori molto superiori alla media giornaliera (3,6) (Figure 6 e 7). Il venerdì e il sabato notte si concentrano il 31,0% degli incidenti notturni e il 36,6% dei feriti. Nell’ambito dei comportamenti errati di guida, la guida distratta, la velocità troppo elevata e il mancato rispetto delle regole di precedenza sono le prime tre cause di incidente (escludendo il gruppo residuale delle cause di natura imprecisata). Il tasso di mortalità standardizzato è più alto per la classe di età 15-29 anni (9,2 per 100mila abitanti) e 65 e oltre (5,2 per 100mila abitanti). In Molise il 16,6% degli incidenti stradali è concentrato nei Poli urbani ; considerando anche le Aree di cintura, che comprendono i comuni più prossimi ai Poli, si arriva al 28,5% del totale. Nei comuni delle Aree interne, caratterizzate da distanze superiori ai 27,8 minuti di percorrenza dai Poli urbani, aree significativamente distanti dai centri di offerta di servizi essenziali (di istruzione, salute e mobilità), gli incidenti rappresentano il 71,5% del totale regionale.
Il numero delle vittime diminuisce rispetto al 2020 sia nel totale dei Centri (-62,5%) che nelle Aree Interne (-29,4%).
Gli indicatori statistici di mortalità (3,6 decessi ogni 100 incidenti) e gravità (2,4 morti ogni 100 morti e feriti) diminuiscono sia rispetto al 2020 (6,6% decessi ogni 100 incidenti e 4,4 morti ogni 100 morti e feriti), che al 2019 (5,0% decessi ogni 100 incidenti e 3,0 morti ogni 100 morti e feriti). Nelle Aree interne i valori di entrambi gli indicatori evidenziano il permanere di una situazione critica.