La tutela dell’ambiente rappresenta lo scopo principale della Onlus Plastic Free, anche attraverso la collaborazione dei comuni.
Questa è la volta del Comune di Toro: grazie all’apertura del sindaco Roberto Quercio e al contributo di tutta l’Amministrazione comunale, si è giunti alla ratifica del protocollo d’intesa insieme all’avvocato Giuseppe Fabbiano, referente Plastic per la provincia di Campobasso.
Anche nel Comune di Toro, grazie alla firma del protocollo, sono previste numerose attività di natura volontaristica che coinvolgeranno sia gli alunni delle scuole e sia la cittadinanza nella sua interezza, con eventi di CleanUp, passeggiate ecologiche ed altre attività volte alla tutela del nostro territorio.
L’impegno dei volontari pur essendo capillare e su vasta scala spesso e volentieri non riesce ad essere totalmente risolutivo, in quanto siamo letteralmente “invasi” da materiali di plastica.
Un esempio sono le cosiddette microplastiche, frammenti del diametro di pochi millimetri che si generano dai materiali più vari e che tendono ad accumularsi nei sedimenti marini.
Come riporta “Il fatto alimentare”, alcuni biologi marini dell’Università di Barcellona, in uno studio pubblicato dalla rivista Environmental Science & Technology, hanno compiuto cinque diversi carotaggi poco prima del lockdown, nel 2019, su alcuni sedimenti marini del Mediterraneo Occidentale per effettuare studi sui fondali e sulla presenza di microplastiche.
All’esito degli studi effettuati su particelle di plastica con diametro compreso tra 11 micron (al di sotto di tale diametro gli strumenti e i metodi sono meno affidabili, fino a quando si entra nel dominio delle nanoplastiche) e 1.000 micron (cioè un millimetro) è stata delineata una mappa cronologica che va dal 1965, circa, a oggi.
Ebbene, dal 1980 l’uso di materiali di plastica ha avuto una forte impennata al punto che negli ultimi vent’anni l’uso/abuso di plastica si è triplicato. Ciò che è ancora più importante e grave riguarda il processo di decadimento della plastica, poiché la composizione dei fondali marini, per loro caratteristica, non attiverebbero un processo di decomposizione, con la conseguenza che le microplastiche potrebbero rimanere intatti anche per millenni.
È evidente che tale situazione sta diventando insostenibile per tutto il pianeta che ha bisogno di leggi ad hoc, dirette alla riduzione dell’uso di plastica monouso, e di una presa di coscienza dei cittadini verso pratiche quotidiane dirette ad una riduzione dell’uso di plastica.