Il suo nome è stato associato per settimane al candidato presidente in grado di mettere d’accordo tutte le anime del fronte progressista. Il tavolo, però, alla fine ha scelto Roberto Gravina per la scalata a Palazzo Vitale. Domenico Iannacone, che sulla sua possibile candidatura non si era mai sbilanciato, torna ora ad uno dei suoi habitat naturali: il teatro.
Sul palcoscenico, infatti, i consensi per il giornalista non sono mai mancati, tanto che il Teatro del Loto di Ferrazzano ha previsto una terza replica straordinaria dello spettacolo ‘Che ci faccio qui’. Le date di domenica 7 maggio alle ore 18:30 e di lunedì 8 alle ore 20:30, hanno infatti registrato il tutto esaurito in poche ore, e così è stata aggiunta una dello spettacolo a Ferrazzano, sempre per domenica 7 maggio, alle ore 21:00.
«Le storie più straordinarie sono quelle che ci passano a fianco senza che ne accorgiamo.
Spesso sono così piccole che bisogna andare a cercarle tra le tante cose che non valgono nulla. Il racconto televisivo neorealistico di Domenico Iannacone si cala nel teatro di narrazione e trasforma le sue inchieste giornalistiche in uno spazio intimo di riflessione e denuncia.
Il palcoscenico diventa luogo fisico ideale per portare alla luce quello che la televisione non può comunicare. Le storie così riprendono forma, si animano di presenza viva e voce e tornano a rivendicare il diritto di essere narrate. Iannacone rompe le distanze, prende per mano lo spettatore e lo accompagna nei luoghi che ha attraversato, lo spinge a condividere le emozioni, i ricordi, la bellezza degli incontri e la rabbia per quello che viene negato. Il teatro di narrazione diventa in questo modo anche teatro civile in grado di ricucire la mappa dei bisogni collettivi, dei diritti disattesi, delle ingiustizie e delle verità nascoste. Mentre le immagini aprono squarci visivi, facendoci scorgere volti, case, periferie urbane ed esistenziali, le parole dilatano la nostra percezione emotiva e ci permettono di entrare, come una voce sotterranea, nelle viscere del Paese».
I biglietti per lo spettacolo, in coproduzione con ITC 2000 – TeatriMolisani e con Francesco Santalucia alle tastiere, sono disponibile in prevendita presso la libreria “La Scolastica” di via Pietrunti a Campobasso.

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