All’indomani dell’approvazione del piano di dimensionamento scolastico da parte del Consiglio regionale il clima è ancora infuocato. L’accorpamento del Pilla di Campobasso – decisione ampiamente attesa – ma soprattutto del comprensivo Alighieri di Ripalimosani ha scatenato la dura presa di posizione dei sindaci dei comuni coinvolti. A guidare la fronda il primo cittadino di Ripalimosani, Marco Giampaolo, che ha parlato di «una decisione assolutamente inaccettabile mai vista prima», annunciando di ricorrere al Tar. Gli hanno fatto eco i sindaci di Matrice, Petrella Tifernina, Limosano, Oratino, Montagano e Lucito (mentre quelli di Campolieto e Sant’Angelo Limosano ancora non si sono espressi) che, al di là del colore politico, non hanno accolto di buon grado la soppressione della dirigenza dell’istituto, caduto inaspettatamente sotto la mannaia del dimensionamento senza alcun tipo di confronto o valutazione, nonostante i criteri indicati dal Ministero e dalla stessa Regione Molise nelle linee guida.
«Si potrebbe capire l’eliminazione di un plesso con poche cifre senza speranze di crescita – ha dichiarato il sindaco di Ripalimosani Marco Giampaolo a nome di tutti i firmatari – ma stiamo parlando di un Istituto comprensivo composto da nove plessi appartenenti alle aree interne, che dovrebbero essere preservate con convinzione e determinazione. Un’area che registra un incremento demografico superiore alla media. Com’è stato possibile perseguire una simile scelta? Un taglio privo di ogni ragione che ha permesso di salvare due scuole, una di Termoli e l’altra di Venafro.
Il dimensionamento scolastico è sui tavoli istituzionali da tempo: ieri (giovedì, ndr) la svolta inattesa – ha aggiunto il sindaco Giampaolo – il 22 dicembre scorso, con delibera n. 359/2023, la Giunta regionale del Molise sanciva le linee guida per il dimensionamento della rete scolastica con indicazioni fondate sui principi ministeriali e sulle esigenze del territorio. In base a queste linee guida si sono pronunciate sia la Provincia sia l’Ufficio Scolastico Regionale. Giovedì, 4 gennaio 2024, il Consiglio regionale ha deciso, stravolgendo ciò che la stessa Giunta regionale aveva deliberato. E in nessuno step, in alcun modo, era stato mai citato l’istituto comprensivo di Ripalimosani: giustamente, perché ha numeri e standard tali da non subire dimensionamento. Quella che è caduta sulle nostre teste è un’azione inaccettabile, di fronte alla quale ci muoveremo con tutti gli strumenti legali a nostra disposizione».
Si è espressa con grande rammarico anche la dirigente scolastica dell’Istituto Alighieri Rita Massaro. «Le aree interne sono oggetto di grande attenzione da parte della scuola, che resta l’unico presidio istituzionale aggregativo, educativo e culturale per tanti territori soggetti ad isolamento – ha spiegato la dottoressa Massaro – Stiamo lavorando per arginare la dispersione scolastica e la povertà educativa, puntando sulla valorizzazione delle identità locali. Questa scelta rende d’improvviso vano ogni nostro sforzo, andando contro le indicazioni ministeriali e soprattutto contro il benessere delle comunità, a danno dei nostri bambini e dei nostri ragazzi».
«L’auspicio è che simili azioni legislative – concludono i sindaci coinvolti – non trovino, oggi e in futuro, ragione di esistere. A tutela delle nostre comunità, che con fatica e grande passione cerchiamo di rappresentare ogni giorno». Insomma, la battaglia per salvare il comprensivo Alighieri, è appena cominciata e non è escluso che già nelle prossime arrivare potrebbe arrivare la sospensiva da parte dei giudici amministrativi.

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