Domenica scorsa la comunità di Oratino ha perso uno dei suoi più importanti artisti contemporanei.
Il Maestro Renato Chiocchio, classe 1956, ha dedicato la sua vita alla scultura, portando avanti con passione e grande maestria un’arte che gli era stata tramandata da una delle più importanti famiglie di scalpellini oratinesi.
Un mestiere, quello legato alla lavorazione della pietra, antico e ricco di sapienza e affascinante per le tecniche e i suoi tanti segreti tramandati da padre in figlio per varie generazioni.
Una tra le espressioni artistiche che maggiormente ha caratterizzato la comunità oratinese. Gli “scalpellini” di Oratino sono conosciuti ben oltre i confini regionali e hanno con la loro arte contribuito a realizzare opere importanti come i lavori eseguiti proprio dalla famiglia Chiocchio alla Basilica di Castelpetroso.
Il Maestro Chiocchio ha portato avanti negli anni, con orgoglio e grande professionalità, un mestiere antico e prezioso. Il Comune di Oratino ha la fortuna e l’onore di avere alcune delle opere realizzate dal Maestro Renato Chiocchio. Quella più imponente è la fontana che domina il Belvedere “Ugo Calise”.
La sua prematura scomparsa è una grave perdita per tutta la comunità.
Numerosi i messaggi di cordoglio apparsi sui social in queste ore. «Ci ha lasciati oggi il talentuoso scultore Renato Chiocchio dal borgo di Oratino. Le opere del maestro sono arrivate ovunque persino in Brasile», ha scritto il direttore della Lute Roberto Colella.
«È volato in cielo il Maestro Renato Chiocchio lasciando in quanti lo conoscevano e lo apprezzavano una profonda tristezza. Buon viaggio Renato sarai sempre nei nostri cuori», il messaggio di Piero Di Girolamo.
Ieri pomeriggio i funerali ad Oratino nella Parrocchia Santa Maria Assunta in Cielo. Per l’occasione il sindaco Loredana Latessa ha disposto un’ordinanza di lutto cittadino per la giornata di ieri come segno di vicinanza alla comunità e alla famiglia per la perdita di un illustre concittadino.