Dopo le polemiche scoppiate nelle scorse settimane sul dimensionamento dell’istituto Alighieri di Ripalimosani, ma pure sul decreto dell’Usr che ha disposto il direttore dei servizi generali amministrativi in reggenza per la scuola Jovine di Campobasso (oltre al dirigente scolastico, ndr), la direttrice dell’Ufficio scolastico regionale, Maria Chimisso ha convocato la stampa per fare il punto della situazione. «Sulla scuola di Ripalimosani – ha spiegato – i procedimenti sono due: uno è quello del Consiglio di Stato a cui hanno fatto appello il Ministero dell’Istruzione, la Regione Molise, l’Ufficio Scolastico Regionale come Ente periferico rispetto al ministero e siamo in attesa dell’udienza di merito che sarà discussa supponiamo, in autunno. A livello locale, c’è un giudizio di ottemperanza che, mi auguro, il Tar dia il prima possibile e che dovrebbe concludersi, come accade in questi casi, con la nomina di un commissario ad acta cui seguirà un tavolo interistituzionale per trovare una soluzione legislativamente e giuridicamente compiuta». Di fatto, però, il giudizio di ottemperanza non si discosterà da quanto già stabilito dai giudici amministrativi che hanno annullato il dimensionamento scolastico licenziato dal Consiglio regionale ripristinando la dirigenza dell’istituto di Ripalimosani che non poteva essere soppressa. La sentenza è però stata emessa a metà marzo, mentre le iscrizioni per l’anno scolastico 2024-2025 si sono chiuse il 10 febbraio, quando era ancora in vigore il piano di dimensionamento approvato da Palazzo D’Aimmo. Dunque con l’istituto Dante Alighieri ‘senza dirigenza’. Di qui il cortocircuito che verrà sanato presumibilmente nelle prossime settimane.
Chimisso ha ribadito la volontà di difendere le arre interne.
In merito alla scuola Jovine di Campobasso, la direttrice Chimisso ha sottolineato che «l’istituto non perderà la sua autonomia e avrà in reggenza, quindi con piena facoltà, un direttore dei servizi generali amministrativi che farà con abnegazione il suo lavoro e lo garantisco io di persona. Sul dirigente non possiamo fare valutazioni perché siamo in attesa di un Decreto Legge che definisca a livello normativo i movimenti dei dirigenti scolastici che al momento sono collocati fuori regione. Ma al momento non sono in grado di dire quali scuole andranno in reggenza, in verità poche – ha chiosato – e quali avranno la titolarità».
Non sono dello stesso parere i docenti e i genitori degli alunni della Jovine che, in netto segno di protesta, hanno organizzato questa sera, alle 18.30, un sit in nelle pertinenze della scuola del quartiere San Giovanni.