Generale, 250 anni di vita sono un bel traguardo. Cosa prova un finanziere in questo particolare momento ed in questa ricorrenza?
«Sicuramente molta emozione e tanto orgoglio. Essere e sentirsi, ogni giorno, protagonista, insieme agli oltre 60.000 finanzieri di ogni ordine e grado che ne costituiscono la risorsa più importante, della storia di questa nobile e antica Istituzione, che svolge la propria missione al servizio del Paese e della collettività, è motivo di profonda soddisfazione e sprone a proseguire nel nostro agire quotidiano con sempre maggiore impegno e determinazione nel solco delle tradizioni e dei valori che hanno da sempre caratterizzato il nostro operato.
Grati alle nostre famiglie e ai nostri affetti per il sostegno e la pazienza con cui ci accompagnano nello svolgimento del servizio, ci conforta in questo anche il ricordo del sacrificio dei tanti colleghi che hanno donato la propria vita per mantenere fede al giuramento prestato e la costante vicinanza di tutti coloro che hanno servito lo Stato indossando, con disciplina e onore, le Fiamme Gialle prima di noi.
A livello personale trovo poi particolarmente gratificante celebrare questa significativa ricorrenza in Molise, una terra ricca di storia e tradizioni che ha donato alla Guardia di Finanza eroici figli quali il Fin. Antonio Zara, nativo di San Felice del Molise, insignito della Medaglia d’Oro al Valor Militare, tragicamente scomparso all’età di vent’anni a seguito di un attentato terroristico presso l’Aeroporto di Fiumicino il 17 dicembre del 1973, il Vice Brigadiere Antonello Amore, nativo di Larino, “vittima del dovere”, tragicamente scomparso il 31 maggio 1991 insieme ad altri tre commilitoni sulle strade di Rizziconi (RC) nel corso di un inseguimento, la Guardia Iaconelli Giuseppe, nativo di Sesto Campano, “caduto in servizio”, tragicamente scomparso il 25 luglio 1915, nel corso di un combattimento sul Carso.
A questi tre eroi sono oggi intitolate rispettivamente la Caserma sede del Comando Regionale Molise in Campobasso, la Caserma sede della Tenenza di Larino e quella sede della Tenenza di Venafro.
E non posso in questo frangente non ricordare anche le 5 Medaglie di Bronzo e le 4 Croci al Valor Militare attribuite ad altrettanti molisani caduti, indossando l’uniforme del Corpo, nel corso dei due conflitti mondiali».
In un contesto socio-economico in continua evoluzione, proprio alle Istituzioni è demandato il compito di assicurare sempre un adeguato sistema di tutela della collettività e delle sue libertà.
Qual è l’impegno profuso dalla Guardia di Finanza in questo delicato compito?
«La Guardia di Finanza, nel corso dei suoi 250 anni di storia, ha saputo adeguare il proprio dispositivo, rispondendo sempre con tempestività e coerenza alle esigenze di tutela del sistema economico e finanziario del Paese e dell’Unione europea via via manifestatesi con il mutare dei contesti operativi di riferimento.
Siamo partiti dal 1774, anno in cui nel Regno di Sardegna venne istituita la Legione Truppe Leggere, antesignana del Corpo, con compiti di presidio dell’erario e dei confini.
Nata come polizia doganale ed evolutasi nel tempo come Polizia tributaria, la Guardia di Finanza è oggi una moderna Forza di polizia impegnata a tutela del bilancio nazionale ed europeo e a difesa delle libertà economiche dei cittadini per affermare i principi di legalità e giustizia.
Alle tradizionali funzioni di contrasto all’evasione fiscale, all’elusione e al contrabbando, si sono gradualmente affiancate attività investigative volte a prevenire e reprimere le truffe ai finanziamenti pubblici nazionali ed europei, i fenomeni corruttivi e ogni reato contro la pubblica amministrazione, nonché indagini in materia di danni erariali e di spesa pubblica.
La Guardia di Finanza opera in prima linea anche nella lotta a molteplici altre forme di illegalità: dalla corruzione al riciclaggio; dalle penetrazioni delle organizzazioni criminali nel tessuto produttivo e nei circuiti finanziari ai reati di bancarotta e insider trading; dalla commercializzazione di prodotti contraffatti e lesivi del made in Italy ai traffici illeciti perpetrati via terra e mare.
Non dobbiamo dimenticare poi che le Fiamme Gialle sono sempre pronte a intervenire nei frangenti emergenziali più delicati e nel soccorso in caso di calamità naturali, grazie anche all’instancabile opera dei “baschi verdi”, dei finanzieri del servizio cinofili e del soccorso alpino e al lavoro svolto dal comparto aeronavale – dal 2016, la Guardia di Finanza è l’unica polizia del mare – per la sorveglianza delle frontiere marittime e il contrasto ai fenomeni dell’immigrazione clandestina.
Per rispondere alle esigenze che un mondo iper-globalizzato come il nostro, nel quale il concetto di confine ha assunto connotazioni sempre più immateriali e indefinite, il Corpo è, infine, presente nello scenario internazionale, non solo mediante la partecipazione ad alcune missioni di cooperazione, ma anche con una capillare rete estera costituita da venticinque esperti e ufficiali di collegamento che operano presso le rappresentanze diplomatiche italiane in aree strategiche e presso le organizzazioni internazionali o gli organi collaterali stranieri di circa ottanta paesi del mondo.
Anche in Molise la Guardia di Finanza assicura oggi un adeguato dispositivo a tutela della legalità presentando un modello organizzativo strutturato su un Comando Regionale, due Comandi Provinciali (Campobasso e Isernia), un Reparto Operativo Aeronavale (R.O.AN.) su Termoli, due Nuclei di Polizia Economico-Finanziaria (Campobasso e Isernia) e diversi Reparti territoriali (Gruppi di Campobasso e Isernia, Compagnia di Termoli, Tenenze di Larino e Venafro) in grado di garantire un capillare ed efficace presidio del territorio».
Quali dati emergono sulla qualità del tessuto socio-economico del territorio molisano osservando i risultati ottenuti dal Corpo in questi ultimi anni?
«In questa Regione la Guardia di Finanza sta operando, in perfetta sinergia con le altre Istituzioni presenti sul territorio, per garantire un presidio di legalità solido e efficace a favore dei cittadini e delle imprese oneste, al fine di sostenere un percorso di crescita stabile, sostenibile e duraturo della sua economia, anche attraverso il contrasto e la rimozione di tutti quei fattori che ne possono rallentare o limitare lo sviluppo.
In ordine agli esiti delle attività operative condotte dal Corpo, mi preme sottolineare come il lavoro quotidianamente svolto dai finanzieri molisani mostri un quadro “sostanzialmente sano” del sistema socio-economico regionale.
Questo non vuol dire che non si siano individuati e che non si continuino a colpire fenomeni evasivi o pratiche fraudolente anche di una certa entità, ma quello che osserviamo è che ancora non emergono in maniera significativa elementi che ci possano indurre a pensare che quella molisana sia una realtà fortemente compromessa.
Nel corso degli anni abbiamo ottenuto diversi risultati, tanto nel contrasto all’evasione e all’elusione fiscale, quanto nel settore delle truffe ai finanziamenti pubblici nazionali ed europei; abbiamo sviluppato con profitto indagini in materia di danni erariali e di spesa pubblica nonché di riciclaggio; ci siamo da ultimo confrontati con la problematica delle indebite compensazioni conseguendo, anche in questo settore, importanti risultati.
Ma da nessuna di queste attività, sottolineo ancora, si rilevano indici di una crisi strutturale del sistema.
Ovvio che è necessario mantenere alta l’attenzione, soprattutto in un momento di rallentamento generale dell’economia come questo, in quanto è proprio in tali situazioni che può risultare più agevole l’ingresso nell’economia legale di quei proventi di natura illecita di cui hanno grande disponibilità soprattutto le grandi organizzazioni criminali, che, alterandone di fatto gli equilibri e le regole, la espongono sempre di più a fenomeni di illegalità.
Non va dimenticato infine che le organizzazioni criminali strutturate dispongono anche dei mezzi necessari per cogliere le grandi opportunità che il P.N.R.R. può offrire loro in termini di infiltrazione nelle attività finalizzate alla realizzazione dei progetti finanziati.
A tali sfide il Corpo risponde con una capillare azione di controllo economico del territorio abbinata al continuo affinamento delle competenze dei propri appartenenti attraverso specifici percorsi formativi, nonché attraverso la continua e proficua collaborazione con le altre Istituzioni presenti sul territorio per l’individuazione e l’adozione di iniziative sinergiche che, valorizzando le specifiche competenze di ognuno, consentano il pieno raggiungimento degli obiettivi prefissati».
Che augurio vuole rivolgere ai Finanzieri del Molise per questa ricorrenza?
«“Nella tradizione il futuro” è il motto che tutti noi Finanzieri abbiamo scelto, attraverso una specifica procedura avviata dal nostro Comando Generale, per rappresentarci in questa importante circostanza.
Ecco, forte di questo comune sentire, voglio augurare a tutti i Finanzieri del Molise, e quindi anche a me stesso, che lo spirito con cui abbiamo adottato questo motto continui a ispirare il nostro operato, facendoci tenere sempre a mente l’importanza di quei valori e di quei simboli sui quali abbiamo costruito e continuiamo a costruire la nostra bella storia per garantire alla società ulteriori 250 anni di benessere e prosperità».

Luca Colella

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