Altri due casi di violenza tra le mura domestiche nel capoluogo, con superamento – così come ricordato dalla Procura attraverso una nota – della soglia dei 35 casi di “Codice rosso” nei primi mesi dell’anno.
Lo scorso venti marzo la Squadra mobile della Polizia ha dato esecuzione all’ordinanza di aggravamento della misura cautelare nei confronti di un trentenne residente in un comune dell’hinterland campobassano, responsabile di lesioni e maltrattamenti nei confronti della compagna. All’uomo era già stato predisposto il divieto di avvicinamento con braccialetto elettronico, misura violata in più circostanze. Le successive indagini hanno portato all’inasprimento della stessa: il P.m. ha ottenuto dal Gip l’emissione di aggravamento con gli arresti domiciliari.
Ciò a causa del comportamento violento, con scenate, insulti e percosse anche in seguito all’applicazione del braccialetto di controllo, con l’uomo che aveva minacciato la donna al fine di farle ritrattare le accuse, ottenendo così la revoca del divieto.
Soltanto pochi giorni dopo, il 26 marzo, la Squadra Mobile ha eseguito un’altra misura cautelare per maltrattamenti in famiglia e lesioni commesse da un 45enne del capoluogo, questa volta nei confronti della moglie e dei tre figli minorenni, rispettivamente di 12,11 e 9 anni.
Il gip, dopo gli accertamenti della Polizia giudiziaria, ha disposto il divieto di avvicinamento con controllo mediante braccialetto elettronico. L’uomo, anche in questa circostanza, aveva inasprito la sua condotta nel corso del tempo, con insulti e percosse anche in presenza dei figli, il tutto reso ancora più drammatico dal costante abuso di alcool. Dopo l’ennesimo episodio particolarmente violento, in cui uno dei figli minori si era frapposto all’uomo in difesa della madre, erano stati i figli stessi a chiedere alla donna di portarli via. Nonostante la successiva separazione legale tra i coniugi, le condotte dell’indagato non erano cambiate: i figli minorenni non volevano frequentarlo nemmeno per i previsti periodi di visita stabiliti in sentenza di separazione, perché, anche in compagnia ed in presenza dei figli minori, I’uomo trascorreva tutto il tempo nei bar a consumare bevande alcoliche e a sperperare il proprio denaro. I procedimenti sono nella fase delle indagini preliminari.