Non ce l’ha fatta! In tanti hanno pregato per lui, ha lottato a lungo con la forza della disperazione, con grande coraggio e forza d’animo, purtroppo alla fine si è dovuto arrendere. Quel male incurabile ha avuto il sopravvento, si è portato via una persona stupenda, solare, sempre con il sorriso sulle labbra, educata, rispettosa, socievole: Antonio Carlone, a settembre avrebbe compiuto 44 anni. Troppo giovane per morire! Un destino beffardo si è accanito contro di lui, rubandolo nella migliore età all’affetto dei suoi cari. Si è spento ieri presso l’Hospice di Larino, struttura che accoglie i malati terminali di patologie che non lasciano scampo. Era una delle persone migliori che vivono sotto il Matese, dai modi garbati e gentili. Antonio era primo cittadino di Campochiaro, un amministratore esemplare che espletava il suo ruolo, senza fare alcuna retorica nel vero senso della parola, al servizio della collettività e dell’area matesina. Sindaci del genere oggi giorno se ne contano davvero pochi. Amava molto la sua terra, per questo aveva iniziato da giovane ad interessarsi di politica che conciliava con la sua attività di assicuratore, proprio per fare qualcosa di utile per il suo paese e per l’hinterland. Credeva molto nella concertazione e nell’unione delle forze per raggiungere gli obiettivi, non a caso quando scese in campo la prima volta, nel 2003, candidandosi a sindaco di Campochiaro e perse le elezioni contro Giuseppe Corvo, quest’ultimo lo volle immediatamente nella sua squadra, perché anche se giovane, aveva visto in lui la stoffa del buono ed onesto amministratore, leale e generoso, attaccato alle sue radici e agli interessi della sua zona. Nella tornata elettorale successiva, nel 2009, infatti, fu vicesindaco per un breve periodo proprio con Corvo, per prenderne poi il testimone dopo che questi rassegnò le dimissioni l’anno successivo. Carlone vinse sia le elezioni del 2011 sia quelle del 2016 alle quali fu riconfermato con la lista civica “Tradizione e futuro” in modo plebiscitario, a testimonianza dell’affetto e della stima da parte dei suoi concittadini e non solo. Tre anni fa si è battuto energicamente per difendere il proprio territorio dalle speculazioni delle centrali a biomasse, riuscendo con le altre amministrazione dell’area a vincere quella battaglia. «Essere sindaco significa aver cura del bene di tutti, perché il sindaco rappresenta tutti i cittadini del comune e deve essere, quindi, a disposizione di tutti e attento ai problemi di ognuno – disse il 5 giugno 2011 quando si insediò come sindaco con la sua prima amministrazione -. Questa è la mia ambizione e vorrei che fosse l’ambizione di ogni eletto: un sindaco, una giunta, un Consiglio comunale uniti, espressioni di un popolo unito che vuole ricostruire una comunità che vive assopita e, in questi ultimi anni, lacerata. Occorre tornare a credere nel valore delle istituzioni, nel valore di questo ruolo istituzionale di servizio, che deve essere sopra le parti. Per questo, oggi, è il momento in cui tutti coloro che sono stati eletti devono assumersi l’alto compito di contribuire, secondo il proprio ruolo, in seno alla maggioranza o all’opposizione, al benessere e allo sviluppo della comunità intera. Per fare questo occorre tornare a dialogare, a mediare, ad avere pazienza, a saper ricucire, a rispettare gli altri; non si può continuare con lo scontro, i pregiudizi, le vendette, gli egoismi e l’intolleranza! Questo è lo stile che dobbiamo dare a questa amministrazione – aggiunse l’allora neo primo cittadino -, uno stile trasparente e concreto, fondato sulla capacità di ascoltare e analizzare, ma anche sull’assunzione della responsabilità, sulla volontà di decidere ed operare». Abbiamo voluto rispolverare questa dichiarazione perché non furono solo parole dettate dalla circostanza, ma furono parole sincere. Antonio Carlone, infatti, in questi anni ha interpretato la politica esclusivamente al servizio degli altri, con dialogo e trasparenza, la sua porta è stata sempre aperta a tutti nell’impegno per il bene comune. Nel 2016 era stato candidato come presidente alla Provincia in contrapposizione al sindaco di Campobasso Battista risultato poi il vincitore. Attualmente era consigliere a Palazzo Magno. La sua scomparsa addolora l’intera area matesina, una grandissima perdita non solo per i suoi familiari, per la moglie Simona e per le due figliolette, ma anche per tutti coloro che hanno avuto la fortuna di conoscerlo ed apprezzare le sue indubbie qualità umane, temprate in una famiglia esemplare e molto religiosa. Antonio sicuramente lascerà in tutti coloro che hanno avuto modo di conoscerlo un vuoto incolmabile, mancherà la sua disponibilità di conciliatore e la sua spiccata intelligenza ad intuire le soluzioni giuste per risolvere le problematiche. Nell’ultimo periodo si era cominciata ad avvertire non poco la sua assenza, impegnato com’era a consultare specialisti e ospedali per scacciare quel cattivo male che si era annidato in lui, persona buona e altruista: è stata una battaglia impari ed ingiusta, un crudele destino se l’è portato via.
La salma di Carlone è giunta nel tardo pomeriggio di ieri a Campochiaro dove presso il Comune è stata allestita la camera ardente. In paese sono stati decretati due giorni di lutto, i funerali si terranno oggi pomeriggio alle ore 16 nella chiesa della Madonna dell’Assunta.
Numerosissimi i messaggi di cordoglio giunti alla famiglia soprattutto dal mondo politico.
Ermes
Cordoglio profondo e sincero per un ragazzo perbene, un galantuomo della politica
La politica molisana è in lutto per la scomparsa prematura di Antonio Carlone, sindaco di Campochiaro. Tra i primi ad esprimere il cordoglio e la vicinanza alla famiglia, il presidente della Regione Paolo di Laura Frattura. «Dolore profondo e sincero per la morte prematura di Antonio Carlone – si legge in una nota della segreteria del governatore -. Lo piangiamo assieme a tutta la sua comunità che con impegno e capacità in questi anni ha guidato: Campochiaro perde un giovane sindaco appassionato. Cordiale, sorridente, disponibile Antonio Carlone lascia un grande vuoto non solo tra i cittadini del suo Comune ma anche tra chi ha avuto l’opportunità di condividere con lui l’impegno di amministratore: anche quando posizioni e situazioni ci hanno visti su fronti contrapposti, con Antonio c’è stato sempre un rapporto improntato al reciproco rispetto e ad una assoluta lealtà. È andato via troppo presto. Alla sua famiglia, alla moglie e alle figlie la più sincera e sentita vicinanza».
Anche il sindaco di Bojano, Marco Di Biase, appresa la triste notizia, ha voluto inviare ai familiari e alla comunità campochiarese un attestato di cordoglio. «Ho appreso con dolore la notizia della prematura scomparsa dell’amico e collega Antonio Carlone – le parole del primo cittadino bojanese -, amministratore fortemente attaccato al suo paese e all’intera area matesina. È stato un sindaco capace, appassionato al suo ruolo, sempre disponibile al confronto e alla collaborazione, un politico autentico. È senza dubbio una grande perdita per Campochiaro e non solo. A nome dell’amministrazione comunale e della cittadinanza intera esprimo il più profondo cordoglio e sentimenti di vicinanza ai familiari e alla comunità che rappresentava».
La consigliera provinciale Marialaura Cancellario su Facebook lo ricorda come il «miglior collega di lavoro nel mandato politico in Provincia che avrei potuto sperare d’incontrare. Esempio di vita, un amico vero e leale. Con lui ho condiviso un percorso istituzionale breve ma intenso, che mi ha arricchita professionalmente, ma soprattutto umanamente. Persona di grande spessore ha saputo anche nella malattia sorridere e mostrare il suo immenso coraggio e la sua grande determinazione. Mi mancherà la sua amicizia, il suo sorriso e il poter condividere con lui le tante problematiche di cui era portavoce. Il suo paese, la sua gente, la sua regione erano per lui motivo di impegno serio e costante. Alla moglie Simona, alle sue bambine e alla famiglia il mio abbraccio più grande come espressione di vicinanza e di affetto. Il suo banco vicino al mio resterà sempre pieno di valori indelebili. Il mio grazie per tutto quello che è stato capace di trasmettere, per la sua gentilezza, pacatezza e per tutti i sorrisi donati».
Pure Antonio Battista, presidente di Palazzo Magno nonché sindaco di Campobasso, ha voluto ricordarlo con un suo messaggio di cordoglio. «Dolore e sconcerto per la prematura scomparsa di Antonio Carlone che ho avuto modo di conoscere meglio durante la campagna elettorale per le provinciali 2016 quando si era candidato alla guida di Palazzo Magno nella coalizione opposta alla mia. È stato sempre un avversario leale e un politico corretto. La sua cordialità e il rispetto verso gli altri hanno fatto di lui una persona perbene. Doti che ha dimostrato anche dopo il nostro insediamento in via Roma dove è stato collaborativo tanto con me quanto con il resto della maggioranza riuscendo così a conciliare brillantemente il suo pensiero politico con le necessità di un ente che ha bisogno di coraggio e concretezza, di responsabilità e buon senso, valori che Antonio ha messo in campo per raggiungere i nostri traguardi. So che potrebbero sembrare parole di circostanza, ma lui è stato davvero una bella persona e un ottimo amministratore a cui ognuno di noi potrà ispirarsi per svolgere al meglio il proprio mandato e per rafforzare quel legame con il territorio che Antonio sentiva forte e che irrobustiva con il suo impegno quotidiano nelle battaglie che lo hanno contraddistinto. Alla moglie e alle figlie esprimo tutta la mia vicinanza».
Il primo cittadino di Vinchiaturo Luigi Valente ha affidato al web il suo sincero dispiacere per questa prematura scomparsa. «Il sindaco e l’amministrazione comunale di Vinchiaturo – si legge nel post – partecipano commossi al dolore ed al lutto che ha colpito l’intera comunità di Campochiaro per la scomparsa dell’amato sindaco Antonio Carlone, che ha lottato con enorme coraggio e grande dignità, senza mai venir meno al suo ruolo ed ai suoi doveri di sindaco. Alla famiglia di Antonio il nostro più profondo e sentito cordoglio».
L’amministrazione comunale di San Massimo guidata da Alfonso Leggieri ha voluto esprimere il cordoglio con un manifesto funebre: «Il sindaco, l’amministrazione e i dipendenti del Comune di San Massimo partecipano al dolore per la scomparsa dell’amico Antonio Carlone».
Il gruppo “Non Biomassacriamo il Matese” così ha voluto ricordarlo: «Oggi è un giorno triste per il Matese. Il più valoroso dei nostri condottieri stamattina, dopo lunghe sofferenze, ci ha lasciato. La sua faretra era piena delle frecce più nobili: la disponibilità per la sua gente; la semplicità nei modi e nell’agire; la schiena dritta che mai si è piegata ad accordi di sottobanco; l’amore per la sua terra e la volontà tenace di difenderla; la bontà del padre di famiglia; l’acume di chi sa e vuol pensare al proprio popolo. Ciao Antonio, il Matese ti serbi nel suo cuore».
Tantissimi i messaggi di amici e conoscenti che hanno voluto essere vicini con le loro parole di conforto ai familiari.
Chiudiamo la carrellata con Massimo Romano, il quale era particolarmente legato ad Antonio Carlone, oltre che da una profonda e sincera amicizia, anche dalle tante battaglie politiche portate avanti insieme. «È stato un privilegio condividere un pezzo di strada con Antonio – ha detto Romano -, un prezioso compagno di viaggio che ha brillato per coraggio, forza e lealtà in un mondo, quello politico, sempre più governato da vigliaccheria e ipocrisia».
E.C.