«Sono in buone condizioni di salute, entrambi. E questo ci riempie di gioia». Gino Donnino Mascia, il sindaco di Cercemaggiore, tira un sospiro di sollievo. Ad oggi, nella sua comunità, sono due i casi accertati di positività al covid-19 mentre sono 5 le persone in isolamento. Fra queste ultime anche la consorte – tra l’altro asintomatica – del paziente 1, l’unico risultato positivo tra gli anziani ospiti della casa alloggio, ricoverato al Cardarelli e che, come conferma il sindaco a telefono, «è vigile e ha anche ripreso a mangiare». Anche il paziente zero, il primo contagiato, è ricoverato al Cardarelli ed è fortunatamente in buone condizioni. Ieri mattina il primo cittadino di Cercemaggiore ha ufficialmente richiesto all’Asrem che ospiti e operatori sanitari della casa alloggio siano sottoposti al tampone. «Ritengo si tratti di personale che a pieno titolo rientra fra quello per il quale si può procedere con l’esame che scioglierebbe ogni dubbio, anche e soprattutto per la serenità di una intera comunità. Ho avanzato una richiesta formale, dopo averne parlato solo a voce. Mi preme sottolineare che, da parte dell’Asrem, abbiamo trovato tanta sensibilità e vicinanza». Nella casa alloggio sarebbero una trentina i tamponi da effettuare, considerando i 20 pazienti e il personale che continua, con amore e dedizione, a occuparsi di loro. Lo racconta bene, con un post su Facebook, una delle operatrici che quotidianamente presta servizio nella struttura. «Stiamo facendo il nostro lavoro con onore, sacrificando le nostre famiglie, quindi cercate di stare calmi con le critiche e sosteneteci moralmente. Vi informiamo che siamo muniti di tutte le precauzioni necessarie» conclude Pia Barile allegando le foto della situazione attuale nella casa alloggio. La conferma che tutti gli operatori e anche gli ospiti abbiano a disposizione i dispositivi di protezione individuale arriva anche dal primo cittadino di Cercemaggiore. «Ci tengo particolarmente a ringraziare il dottor Russo – spiega Gino Mascia – che ha fatto in modo che avessimo mascherine e tute adatte alla situazione. Entro domani, al massimo fra qualche giorno, avremo anche un’altra fornitura di dispositivi individuali di protezione. È difficile per tutti, lo sapete bene: si tratta di materiale introvabile. Ma il mio grazie, per come stanno gestendo questa situazione complicata, non può non andare a chi assiste giornalmente i nostri anziani con dedizione, rispetto e senza pretendere nulla. Domani (oggi per chi legge, ndr) la casa alloggio sarà nuovamente sanificata (una prima operazione è stata effettuata non appena riscontrato il caso di positività fra gli ospiti, ndr). Aspettiamo di conoscere le determinazioni che l’Asrem intenderà assumere sulla nostra richiesta di test da somministrare a operatori e ospiti della casa alloggio, i soggetti fragili e più a rischio di cui donne e uomini si prendono cura con dedizione soprattutto in questi giorni così complicati».