Bazoumana ha 25 anni, arriva dalla Costa d’Avorio ed è ospite del centro per rifugiati di Sepino gestito dall’associazione Dalla parte degli ultimi.
Lontano dalla sua terra e dalla sua famiglia e come tutti oggi vive ‘in quarantena’ per le misure di distanziamento sociale causa Covid.
Ma non si è dato per vinto: armato di ago e filo, i suoi strumenti del mestiere, ha deciso di dare il proprio contributo durante questa emergenza per offrire un minimo di conforto a chi più di ogni altro sta pagando il prezzo di questa epidemia: gli anziani ed i malati.
Bazoumana è un sarto che ha messo a disposizione le proprie capacità producendo mascherine protettive da donare alle case di cura del paese, per far sentire la propria vicinanza a chi in questo momento sta soffrendo. Insieme agli altri ragazzi ospiti nella struttura, ha avviato un piccolo laboratorio ed ha iniziato la sua produzione. Le mascherine naturalmente non sono certificate ma, essendo queste ultime introvabili, i presidi home-made contribuiscono comunque, insieme a tutte le altre misure disposte dalle linee guida ministeriali, ad offrire una forma di protezione e a lenire la preoccupazione di chi è maggiormente vulnerabile. Le mascherine sono state quindi donate a diverse realtà del territorio e pian piano sono iniziate ad arrivare richieste anche da parte della popolazione residente, che ha accolto con entusiasmo l’iniziativa. «Il gesto di Bazoumana – dichiarano dall’associazione Dalla Parte degli Ultimi – vuole essere un modo per rendersi utile in favore del Paese che lo ha accolto e supportato nel suo percorso di integrazione. Un gesto di generosità che speriamo arrivi anche alle coscienze delle tante persone che ancora mostrano diffidenza nei confronti degli stranieri: insieme si è più forti, non solo nei momenti di particolare criticità come quello attuale».