Continua la ‘crociata’ del sindaco di Castellino del Biferno contro la crisi economica da Covid-19 e a sostegno delle famiglie meno abbienti del paese. Il progetto di Enrico Fratangelo, dopo essere diventato famoso in tutta Italia per aver distribuito le banconote da 20 e 50 ducati, e per aver “battuto” le monete in metallo da 1 ducato, 2 ducati e 50 centesimi di ducato, non si ferma qui. Negli ultimi giorni infatti ha predisposto un sostegno per i ‘Citl’ e ‘Citlill’ residenti nel paese. Lo ha stabilito la Giunta comunale di Castellino del Biferno con propria delibera. È destinato a bambini di età compresa tra i 3 e 5 anni che percepiranno, su richiesta, un Ducato al giorno mentre due Ducati saranno a favore dei minori da zero a due anni. La contribuzione viene erogata dallo scorso 1° agosto al prossimo 31 dicembre. Scopo della moneta complementare (Ducato ndr) adottata dal Comune molisano consiste «nell’attuazione di una misura per le famiglie e minori residenti – si legge nella delibera – al fine di incrementare le capacità reali di acquisto per i cittadini e ridurre il disagio economico e socio-psicologico della cittadinanza dovuto dalla forte sperequazione economica e finanziaria degli ultimi anni e dalla conseguente riduzione delle capacità reali di acquisto dei cittadini nonché – è spiegato nel documento – la creazione di misure, finanziate periodicamente, per le politiche sociali, la non autosufficienza, la famiglia, l’infanzia e i giovani».
La moneta castellinese è stata adottata con decreto pubblicato lo scorso 17 aprile e fa seguito al regolamento comunale approvato nel 2018 il cui contenuto cita il regio decreto del 1831 del re di Napoli Ferdinando II. Il valore del ducato è uguale all’euro ed è consegnato alle famiglie più disagiate di Castellino del Biferno che le utilizzano per la spesa alimentare nei negozi. Gli esercenti riconsegnano le banconote al Comune ogni due settimane e ottengono il denaro corrispondente con apposito mandato di pagamento. Il capitolo di bilancio utilizzato per tale operazione è dedicato al sociale ed è chiamato “Ferdinando di Borbone”. Fratangelo, però, non si è fermato alle banconote. Ha proseguito sulla sua strada grazie anche al grande consenso ottenuto non solo tra i suoi concittadini ma tra i numerosi amici e conoscenti che lo sostengono da Sud Italia, compresi non solo i simpatizzanti neo borbonici ma anche collezionisti, anch’essi appassionati della famiglia Borbone. E proprio per ricevere il sostegno di questi ultimi, ha varato l’anagrafe virtuale. L’iniziativa fa seguito al decreto della Prefettura di Campobasso di togliere lo stemma di Ferdinando II di Napoli dalla carta intestata del Municipio, pena la decadenza da sindaco del paese. Una vicenda che il primo cittadino non ha accettato anche se ha adempiuto al provvedimento scrivendo subito all’ufficio araldico della Presidenza del Consiglio dei Ministri.

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