In queste ore il sostituto Vittorio Gallucci affiderà l’incarico al medico legale che effettuerà l’autopsia sul corpo di Cristian Fontana. L’esame slitterà però, con molta probabilità, all’inizio della prossima settimana. I risultati chiariranno le cause della morte dell’operaio 21enne che giovedì scorso è rimasto vittima di un incidente sul lavoro.
Il giovane, originario di Cercemaggiore, stava lavorando in un cantiere tra Pietracupa e Torella del Sannio alla realizzazione di una rete elettrica per conto di una ditta che opera prevalentemente per l’Enel. Impresa molto conosciuta nella zona, nota per aver sempre adottato tutte le misure antinfortunistiche previste dalla legge. Intorno alle 16 la tragedia.
Da quanto ricostruito l’operaio è stato colpito alla testa da un gancio meccanico o da una carrucola, un impatto violentissimo che non gli ha lasciato scampo. Inutili i soccorsi dei colleghi e del personale del 118 immediatamente allertato.
Quando i sanitari sono arrivati sul posto non hanno potuto far altro che constare il decesso del ragazzo.
Le indagini sono state affidate ai carabinieri della Compagnia di Bojano che hanno effettuato i rilievi e ascoltato le testimonianze dei colleghi. Verifiche sono state fatte anche dagli ispettori della Medicina del Lavoro dell’Asrem, inviati sul cantiere per accertare che siano state rispettate tutte le norme di sicurezza. Il cantiere, a più di 24 ore dall’incidente, non è stato posto sotto sequestro.
L’episodio ha inevitabilmente generato dolore e sconforto in tutta la regione, soprattutto nella comunità di Cercemaggiore dove Cristian era conosciuto e ben voluto da tutti. Un ragazzo d’oro con la passione per le moto ed i cavalli ma, nonostante la giovane età, dedito al lavoro.
Un giovane con la testa sulle spalle la cui vita è stata spezzata proprio mentre era al lavoro. Il sindaco Gino Mascia ha già annunciato il lutto cittadino in giorno dei funerali quando, dopo l’esame autoptico, la salma del ragazzo verrà riconsegnata alla famiglia.