Lo ha colpito alla gola con un’arma da taglio, presumibilmente un taglierino. I carabinieri sono ancora al lavoro per ricostruire la dinamica ma soprattutto per capire il movente della brutale aggressione avvenuta ieri pomeriggio, poco prima della chiusura, all’interno della filiale della Banca di Credito cooperativo di Gambatesa.
Un dipendente dell’istituto di credito si è scagliato contro il vicedirettore, infierendo diversi colpi alla gola e alla schiena. Le grida dell’uomo hanno attirato l’attenzione dei colleghi presenti che hanno immediatamente allertato le forze dell’ordine e il 118. Quando i soccorritori sono arrivati sul posto hanno trovato l’uomo, 59enne originario di Duronia ma residente in basso Molise, riverso a terra in una pozza di sangue. È stato trasportato in codice rosso al pronto soccorso dell’ospedale Cardarelli e sottoposto ad un delicato intervento chirurgico. Ha riportato lesioni serissime anche all’orecchio, tanto che è stato necessario il supporto di un otorino in sala operatoria. I medici non si sbilanciano e parlano di condizioni molto gravi. La prognosi è riservata.
L’aggressore, di 50 anni e residente sulla costa, è stato immediatamente fermato dai carabinieri, trovato all’interno della filiale in stato confusionale. Ancora tutte da chiarire le cause del gesto che da un prima ricostruzione fanno pensare ad raptus improvviso. I Carabinieri della stazione di Gambatesa, coadiuvati dai militari della Compagnia di Campobasso, hanno effettuato tutti i rilievi e raccolto le testimonianze dei presenti. Secondo quanto si apprende tra i due colleghi non c’erano mai stati screzi o discussioni, insomma nulla che lasciasse presagire un esito simile.
L’uomo, condotto in serata nella Caserma di via Mazzini di Campobasso, è stato dichiarato in stato di fermo, in attesa delle disposizioni del sostituito Vittorio Gallucci. Intorno alle 22 il fermo è stato tramutato in arresto con l’accusa di tentato omicidio.
ppm