La tragedia la notte tra il 25 e il 26 dicembre del 2019 a Vinchiaturo. Nicoletta Valente, 35enne di San Giuliano del Sannio, stava attraversando la strada quando venne falciata da un’auto. Morì 24 ore dopo nel reparto di Rianimazione del Cardarelli. Il conducente dell’Alfa Romeo Giulietta non prestò soccorso al momento dell’impatto ma si costituì il pomeriggio seguente in questura. Venne denunciato a piede libero poiché incensurato e perché non sussistevano i presupposti per l’arresto, come il pericolo di fuga. Ora, a distanza di più di un anno, la Procura ha chiuso le indagini. Il 28enne è accusato di omicidio stradale, fuga e omissione di soccorso.
L’atto è stato notificato ieri ai legali del giovane, Giuseppe Fazio e Tiziana Giarrusso, che sulla vicenda mantengono il più stretto riserbo. «Abbiamo già fatto richiesta del fascicolo – si limita a commentare l’avvocato Giuseppe Fazio -, che contiene una serie di accertamenti piuttosto importanti. Solo dopo aver visionato gli elementi investigativi stabiliremo la strategia difensiva».
Il giovane, subito dopo la confessione, venne sottoposto agli esami tossicologici ed alcolemici che diedero esito negativo. Al pm Schioppi raccontò di non aver visto la ragazza attraversare la strada, ma solo una sagoma sbucare di fronte alla macchina. Tentò di sterzare senza riuscirci. Fuggì via per paura, perché era sotto shock.
Secondo l’accusa il ragazzo viaggiava ad una velocità molto superiore rispetto ai limiti consentiti lungo quella strada, nel centro abitato di Vicnhiaturo.
La morte di Nicoletta Valente segnò profondamente non solo la comunità di San Giuliano del Sannio e quella di Vinchiaturo, dove la giovane parrucchiera si era trasferita da diversi anni, ma tutto il Molise.

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