Il Comune di Campobasso dichiara guerra ai trasgressori del Codice dalla strada. In particolare a coloro che non pagano bollo e assicurazione, che non sono in regola con la revisione periodica del veicolo e a chi parcheggia in doppia fila o in luoghi vietati (fenomeno questo molto diffuso nel capoluogo molisano, soprattutto per la carenza di stalli di sosta in centro).
Il sindaco Gravina ha infatti reso noto che «tra le diverse attività realizzate dalla Polizia locale di Campobasso sul territorio cittadino per garantire la sicurezza dell’intera comunità, da questa settimana, come ha fatto sapere il comandante Luigi Greco, gli agenti della Polizia municipale torneranno a utilizzare i sistemi di street control, uno strumento di controllo in mobilità, capace di contribuire attivamente alla sicurezza stradale e al rispetto della legalità, anche per quanto riguarda la lotta alle soste selvagge in città e ai parcheggi in doppia fila».
Per mezzo dello street control – spiegano da Palazzo San Giorgio -, gli agenti possono, fra l’altro, rilevare lo stato della revisione, dell’assicurazione e del bollo. Tutto il processo è reso possibile grazie all’incrocio dei dati delle banche dati della polizia, compagnie assicurative e Motorizzazione.
Lo street control consiste in un sistema di telecamere installate sulle auto delle pattuglie della Polizia municipale, in grado riprendere e fotografare le targhe delle vetture in strada nel raggio di 20 metri, sia di giorno sia di notte.
Il sistema invia le immagini raccolte a un tablet o palmare in dotazione agli agenti che sovraintendono alle operazioni. In tempo reale, i dati del mezzo controllato sono trasmessi alla banca dati della Polizia locale, che, a sua volta, esegue dei controlli incrociati con altri database a disposizione del Comando. In un lasso di tempo molto ridotto si può quindi non solo certificare una violazione al Codice della strada, ma anche scoprire se il veicolo sia stato rubato. Riscontrata l’irregolarità, l’agente verifica i dati sul verbale e fa partire la procedura che porterà alla notifica della multa direttamente a casa dell’automobilista.
La cosa “straordinaria” di questo procedimento può avvenire al ritmo di sei verbali al minuto: una vera e propria “macchina da multe”.
I furbetti campobassani (e non solo) sono avvisati.