L’Epifania è la festa che chiude il periodo natalizio. A Campobasso, come accade da un po’ di anni a questa parte, l’evento è stato arricchito dal sensazionale volo della vecchia che anche ieri mattina ha incantato centinaia di bambini. L’anziana signora si è calata a cavallo della sua scopa dal nuovo campanile della cattedrale del capoluogo per finire la sua corsa tra gli applausi di quanti l’hanno attesa con pazienza in piazza Prefettura. Tutti, dunque, con lo sguardo e il nasino all’insù mentre la Befana dispensava caramelle e dolcetti suscitando urla e salti di gioia soprattutto tra i più piccini. Quelli proprio piccoli piccoli hanno assistito al suggestivo volo con un pizzico di sospetto misto a preoccupazione. Quelli un po’ più grandi, al contrario, appena la Befana ha messo piede a terra si sono precipitati verso di lei per ricevere in dono la calza o, perché no, per una foto ricordo. A metà tra leggenda e realtà, la Befana del 2013 sembra aver rispecchiato appieno i tempi che corrono. Povera e con le pezze al … – pardon – sui vestiti – come il Paese – ha donato soltanto l’indispensabile, a cui gli italiani oramai si sono abituati da un pezzo. E quindi qualche cioccolatino, caramelle e dolcetti vari. Sotto gli abiti di quell’anziana donna c’era un vigile del fuoco del comando provinciale di Campobasso. Sono loro che, come ogni anno, hanno reso speciale e fantastica la festa dei bambini del capoluogo e dei paesi dell’hinterland che per l’occasione hanno affollato piazza Pepe. Già dalle prime ore del mattino i caschi rossi erano al lavoro per allestire il necessario al volo della Befana e i gazebo nei quali si è ripetuta la manifestazione pompieropoli: una mostra fotografica, proiezioni di filmati di interventi svolti dai vigili del fuoco m o l i s a n i , un’esposizione di automezzi con relative attrezzature. Evento organizzato allo scopo di raccogliere fondi da devolvere all’Associazione italiana persone Down – Sezione di Campobasso, attraverso la vendita di cartoline affrancate con francobolli raffiguranti, appunto, i vigili del fuoco e annullo postale che riproduce il logo del nucleo cinofilo del Molise. Tanti i bimbi – e le bimbe – che si sono cimentati nel percorso allestito per farli sentire piccoli pompieri alle prese con l’incendio di una casa. Dalla campanella dell’allarme fino al getto d’acqua che spegne il rogo: il tutto sotto gli sguardi orgogliosi di mamma e papà. Domate le fiamme, tutti ad aspettare la vecchina. “Questa Befana – ha detto Francesco, 4 anni – secondo me non è quella vera. Il mio papà che fa il carabiniere e arresta i cattivi mi ha detto che la Befana vera l’hanno arrestata l’anno scorso perché mi aveva portato cenere e carbone e io invece avevo fatto il bravo”. “Io lo so che la befana non esiste – gli fa eco il cuginetto Luca, 6 anni – però sono dovuto venire qui per accompagnare mia sorella piccola che invece ci crede e ha pure un po’ paura”. “Mamma, mamma – urla felice Martina che è arrivata da Baranello – guarda cosa mi ha regalato la Befana” – e mostra orgogliosa una calza piena di caramelle e cioccolatini appena ricevuta in dono dal vigile travestito che continua a dispensare dolcetti per la gioia di tutti i bimbi presenti. Insomma, la piazza affollata all’inverosimile è andata letteralmente in delirio, forse anche per la prolungata attesa rispetto all’orario fissato a causa della concomitanza delle celebrazioni liturgiche che erano in corso proprio nella cattedrale. E il fischio d’inizio non poteva che darlo monsignor Bregantini al termine della santa messa. In piazza anche il sindaco Di Bartolomeo che anche quest’anno ha approfittato dell’occasione per trascorrere qualche ora in relax con i suoi adorati nipotini. “Una giornata straordinaria – ha commentato – che non necessita di commenti. Sento solo il dovere di ringraziare i vigili del fuoco. È ovvio che senza di loro tutto questo sarebbe davvero impossibile. Li ringrazio per la Befana, ma li ringrazio soprattutto per la loro opera meritoria che svolgono giorno e notte al servizio della comunità”