Ieri c’è stata la sentenza del caso Nardacchione in cui l’imputato e stato assolto, infatti, non c’è alcuna prova che al momento del decesso Nardacchione stesse lavorando all’impianto elettrico. Il decesso avvenne quindi per cause naturali.
Ecco, io oggi voglio scrivere alcune righe, voglio scrivere affinché il caso di Vincenzo Nardacchione diventi una pietra miliare nella medicina d’urgenza, nella medicina legale e nella patologia forense molisana.
L’articolo completo è disponibile sull’edizione di Primo Piano Molise oggi in edicola.