Il 12 luglio 2010 perse un occhio (il destro) a causa dei proiettili di gomma sparati dalla polizia nella folla durante i festeggiamenti, a Barcellona, per la vittoria dei mondiali della nazionale spagnola. Nicola Tanno dopo quasi tre anni ha vinto la sua prima battaglia. O meglio ha avuto una prima risposta concreta dalla giustizia spagnola che ha indagato due poliziotti. Due capireparto che saranno ascoltati il prossimo 4 marzo. Il 27enne campobassano quel torrido 12 luglio si trovava a Barcellona, dove era arrivato da pochi mesi per studio. Come tanti era sceso in strada per godersi la festa. Festa che per lui presto si è trasformata in tragedia. Così, da un momento all’altro mentre attorno a lui c’erano altre migliaia di persone impazzite per la vittoria dei mondiali Nicola venne raggiunto da un proiettile di gomma che gli colpì l’occhio. “Non avevo nessuna colpa – disse qualche tempo dopo il ragazzo – se non quella di trovarmi insieme a molte altre persone nel punto sbagliato e nel momento sbagliato”. Arrivare a iscrivere due agenti nel registro degli indagati non è stato facile. Nicola Tanno a supporto della sua causa ha fondato anche un’associazione, Stop Bales de Goma, proprio per denunciare l’utilizzo improprio e pericoloso dei pallini. “Non sono gli esecutori materiali dello sparo – ha detto il 27enne – ma è comunque un segnale importante, perché per la prima volta la giustizia spagnola riconosce una responsabilità oggettiva” . Quello di Nicola non è purtroppo un caso isolato. Non molto tempo fa e sempre per colpa dei proiettili di gomma una giovane attivista spagnola ha perso un occhio durante uno sciopero generale. Ma dalla tragedia Tanno ne ha tratto un libro “Tutta colpa di Robben”, il calciatore olandese che con il suo gol mancato fece, in quel 12 luglio, vincere i mondiali alla Spagna. Oggi Nicola vive e lavora a Barcellona.

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