Entrano nel vivo gli esami dei Carabinieri del Ris di Roma che faranno luce sugli elementi ancora oscuri dell’omicidio Micatrotta. Ieri mattina i militari hanno estratto i dati presenti nei quattro telefoni cellulari sequestrati dopo il fatto di sangue, quello della vittima, dell’unico indagato con l’accusa di omicidio volontario, Gianni De Vivo, dei due ragazzi che erano in compagnia di Micatrotta la sera del 24 dicembre in via Vico, uno dei quali è stato iscritto successivamente nel registro degli indagati con l’accusa di rissa.
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