Prosegue incessante l’attenzione della Polizia di Stato verso gli autori di condotte capaci di minare l’ordine e la sicurezza pubblica determinando in tal modo l’innalzamento del livello di percezione di insicurezza da parte della collettività.
Nello scorso mese di gennaio, proprio nell’ottica di garantire una puntuale disamina degli episodi che hanno destato un particolare allarme sociale e fornire conseguentemente una pronta risposta da parte delle istituzioni deputate a mantenere l’ordinato svolgersi delle attività sociali, il questore di Campobasso, Giancarlo Conticchio, avvalendosi delle competenze del personale della Divisione Polizia Anticrimine, ha emesso due avvisi orali, un D.a.cur (Divieto di accesso e stazionamento in determinate zone della città: cosiddetto Daspo urbano), un Daspo (Divieto di accesso a luoghi ove si svolgono manifestazioni sportive) ed 1 foglio di via obbligatorio con divieto di ritorno.
In particolare, i primi due provvedimenti – consistenti nell’intimazione a cambiare condotta pena l’irrogazione di misure più severe – hanno riguardato due individui, uno di 46 anni e l’altro di 43 anni, entrambi residenti nella provincia di Campobasso. Il primo, già noto alle forze dell’ordine, si è reso protagonista di gravi disordini, il 22 gennaio scorso, all’interno di un locale di Campobasso, dopo che il gestore gli aveva richiesto di esibire la certificazione verde. Il secondo, sempre gravato da significativi precedenti, è stato più volte individuato quale autore di comportamenti violenti ed aggressivi, anche nei confronti di familiari, riscontrati reiteratamente negli ultimi mesi del 2021.
Per quanto concerne il Daspo urbano, gli operatori della Polizia di Stato impegnati presso la Divisione Polizia Anticrimine hanno preso in esame la figura di un uomo di 54 anni, autore di ripetute condotte violente poste in essere lo scorso 17 gennaio nel centro cittadino, anche verso gli agenti della Volante della Questura intervenuti su segnalazione di alcuni cittadini attraverso la linea di emergenza 113. In preda ad una forte alterazione causata dall’abuso di alcolici, l’uomo, pregiudicato e dall’indole violenta, ha prodotto gravi turbative alla tranquillità pubblica e, per tal motivo, con il provvedimento del questore, gli è stato imposto il divieto per due anni di accedere e stazionare nelle immediate vicinanze dei pubblici locali ubicati nel territorio del comune di Campobasso.
Il divieto di accesso ai luoghi ove si svolgono manifestazioni sportive è invece scattato per un giovane di 33 anni, appartenente alla tifoseria organizzata campobassana, il quale, durante l’incontro di calcio casalingo con la squadra del Catania, aveva acceso un artificio pirotecnico (fumone) lasciandolo poi incendiato tra la moltitudine degli altri spettatori e creando perciò un imminente pericolo per la pubblica incolumità. L’uomo, non potrà, pertanto, accedere ad impianti dove si svolgono competizioni agonistiche per il periodo di un anno.
«I provvedimenti adottati costituiscono un importante strumento a disposizione del questore, nella sua qualità di Autorità provinciale di Pubblica Sicurezza a livello tecnico-operativo, per incidere in via preventiva sulla condotta dei soggetti inclini a delinquere ed aventi funzioni di dissuasione e di deterrenza per il tempo a venire. In buona sostanza, istituti di natura amministrativa, che ben si attagliano alle istituzionali funzioni di prevenzione della Polizia di Stato, capaci di contribuire in modo significativo al monitoraggio e al controllo delle persone ritenute pericolose per la sicurezza pubblica per la loro inclinazione al costante turbamento dell’ordinato vivere civile», ha commentato il questore di Campobasso Giancarlo Conticchio.

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