Non si placa lo scontro tra il capogruppo della Lega Alberto Tramontano e la maggioranza pentastellata sulla vicenda relativa all’installazione di un ripetitore della telefonia mobile tra contrada San Giovanni e contrada Limiti. Ieri mattina sono volati gli stracci in Aula dopo che l’esponente dell’opposizione, come annunciato già nei giorni scorsi, ha tentato, invano, di portare l’argomento all’attenzione dell’Assise civica.
«Nella seduta del Consiglio comunale di ieri – sottolinea Tramontano – è accaduto un fatto gravissimo, inaudito: ho chiesto che venisse inserita la trattazione dell’ordine del giorno sull’installazione dell’antenna per la telefonia mobile in contrada San Giovanni/Limiti e la maggioranza 5 stelle, compreso il sindaco Gravina, ha votato contro.
È grave ciò che è accaduto: si tratta di uno schiaffo ai cittadini che nonostante gli impegni assunti dalla giunta Gravina e dalla sua maggioranza si vedono umiliati e non considerati.
I cittadini di Contrada San Giovanni/Limiti vengono sottoposti ad eventuali danni alla salute, a sicuri danni al proprio patrimonio immobiliare, ad una condizione di qualità della vita sicuramente compromessa perché la giunta Gravina e la maggioranza 5stelle che la sostiene non si sono preoccupati nel passato di seguire l’iter autorizzatorio e nella seduta del 28 febbraio 2022 hanno votato contro l’inserimento dell’ordine del giorno che avrebbe consentito al Consiglio comunale di dare un mandato chiaro al sindaco e alla giunta in merito al blocco dei lavori per l’installazione dell’antenna.
Ora basta! Non è tollerabile che i diritti alla salute e al benessere di famiglie e bambini non vengano considerati e difesi.
Ho presentato – annuncia il consigliere della Lega – una richiesta formale ed urgente di accesso agli atti perché venga fatta chiarezza e se non sarà possibile trovare soluzioni all’interno di una Amministrazione che si è dimostrata insensibile e inadeguata, insieme ai cittadini percorrerò tutte le strade, da quella legale e giudiziaria a quella della mobilitazione pubblica.
La politica ha il dovere di dare risposte, ha il dovere di assumersi responsabilità, ha il dovere di mantenere la parola data: è evidente che tali principi non appartengono alla giunta Gravina».
Hanno votato favorevolmente alla trattazione dell’ordine del giorno tutti i consiglieri d’opposizione (Pd, Forza Italia, Fratelli d’Italia, Popolari per l’Italia e Gruppo Misto), mentre i 5 stelle si sono detti contrari: «I cittadini – la chiosa di Tramontano – devono conoscere il nome di chi ha votato contro».
Sulla stessa linea anche il capogruppo del Pd Giose Trivisonno: «In Consiglio è successa una cosa gravissima. Ci sono delle regole: una di queste prevede che l’ordine del giorno sia stabilito tempo prima sentita la Conferenza dei Capigruppo. Insomma, prima del Consiglio viene deciso quali sono gli argomenti da discutere in base alle proposte pervenute: una questione di democrazia, trasparenza e giustizia.
Invece no. A colpi di maggioranza (e con il voto delle opposizioni) viene sorprendentemente, stravolto tutto perché probabilmente i “trend topic” attuali impongono di fare altro. Ad esempio, parlare della guerra in Ucraina. Cosa sacrosanta – visto che l’atto in questione è stato presentato da noi – rispetto alla quale si imponeva una seduta urgente e straordinaria convocata ad hoc.
Il fatto grave, però, è ancora un altro. C’era un altro argomento, già inserito nei lavori consiliari, che per un mero cavillo sarebbe stato accantonato.
È arrivata la richiesta di discutere comunque del documento contro l’installazione di una antenna 5G in zona San Giovanni dei Gelsi, installazione che va fermata con urgenza, prima che sia troppo tardi (forse già è tardi).
La maggioranza del consiglio ha scelto di far una eccezione per la guerra in Ucraina mentre si è rifiutata di parlare dell’antenna, argomento che, evidentemente, secondo la maggioranza, può aspettare.
La questione antenna è grave perché, dopo due anni, l’amministrazione se l’è fatta fare sotto al naso (nella migliore delle ipotesi) oppure è complice e connivente.
Comunque il piano localizzazione antenne non c’è e credo (ipotesi) che come al solito per Gravina&Co. sarà colpa di quelli di prima o di qualcun’altro.