Soste selvagge, disagi per le attività commerciali e per i pedoni costretti a ‘deviare’ sulle strade con il rischio di essere investiti. Piovono critiche da parte dei cittadini sui lavori di rifacimento dei marciapiedi lungo corso Bucci. Gli interventi, partiti a fine estate, si protraggono ormai da mesi. Ma il vero problema sembra essere l’inciviltà degli automobilisti e dagli ostacoli creati dalle auto in sosta lungo il tratto interessato. A raccogliere le istanze degli utenti è la sezione locale del movimento consumatori guidata da Filippo Poleggi che in una lettera aperta rivolta al primo cittadino spiega: «Raccogliamo molte e ripetute espressioni di malcontenti di numerosi cittadini per gli effetti dei lavori in corso relativi al rifacimento del marciapiedi».
Nello specifico, dai numerosi frequentatori del luogo, spiega Poleggi, «si esprime il disagio per la percorribilità molto difficoltosa. Non si esprime il disagio per i lavori in corso; nessuno li contesta ritenendoli opportuni e del resto la ditta s’industria ad aprire semipercorsi sulla parte lavorata o semilavorata. Sui tempi di realizzazione non apriamo un discorso già svolto ma vogliamo segnalare quello che ha aggravato ed esasperato i cittadini: i comportamenti scorretti, invasivi, irrispettosi dei diritti degli altri messi in atto della larga maggioranza degli automobilisti; è questo che ha reso insopportabile la situazione ed ancora grava sulla mobilità nella zona.
Non pensi che la questione si risolverà con il termine dei lavori in corso, la segnaliamo per questo.
Torneranno i banchetti del mercatino, supponiamo, ed il passaggio per corso Bucci non sarà per tutti una piacevole, ed anche utile a volte, passeggiata per questo luogo caratteristico e colorato. Gli automobilisti che si fermano, parcheggiano in doppia e tripla fila, invadono i passi pedonali e saranno sempre lì.
E allora, caro sindaco –rimarca Poleggi -, il problema è sempre quello: guerra alle automobili, come l’abbiamo definita, facendo storcere il muso a qualche naso fino. Conosciamo la definizione tecnica “corretta”, scoraggiamento, riduzione … dell’uso inutile e superfluo dell’auto privata, ma se non si usa la mano ferma facendo valere limiti e divieti parlare di obiettivi e piani di mobilità sostenibile diventa per noi un fastidioso eufemismo che copre la volontà di non far nulla.
Ovviamente non pensiamo all’impiego di cannoni e bazuka ma semplicemente della mano ferma nel far valere le regole.
A volte, come nel nostro caso – conclude -, basterebbe l’attenzione e non voltarsi dall’altra parte lasciando che i cittadini se la sbrighino da soli. A volte può bastare poco. Nei lunghi giorni di caos a corso Bucci abbiamo notato che quasi sempre c’è una pattuglia della polizia municipale che staziona dinanzi al monumento di Gabriele Pepe, meno male; non potevano ogni tanto dare un “ affacciata” a corso Bucci con sollievo dei poveri pedoni?».

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