Era stato accusato dalla compagna di reati gravissimi: maltrattamenti, minacce, calunnia e violenza sessuale. Lei, mamma di un bambino, aveva raccontato tutto alle forze dell’ordine. Un incubo durato quasi due anni, tra le mura di casa, dove il 40enne, presunto ‘mostro’ avrebbe usato violenza anche contro il figlio. Un ‘racconto’ del tutto smentito dai giudici del Tribunale di Campobasso che hanno assolto con formula piena, perché il fatto non sussiste, l’uomo.
Il verdetto al termine del rito abbreviato, dopo una indagine durata diverso tempo e accuse infamanti che hanno duramente provato il 40enne difeso dall’avvocato Mariano Principe.
Le indagini infatti hanno accertato che in due anni non hai mai maltrattato la compagna, né tantomeno abusato di lei sessualmente. Anche le accuse di violenza nei confronti del figlio di lei si sono rivelate del tutto false, come provano i colloqui e le perizie degli assistenti sociali che hanno messo nero su bianco come il legame tra il piccolo ed il 40enne fosse sano e profondo.