Il blitz dei carabinieri di Napoli, in collaborazione con il Nucleo investigativo centrale della Polizia Penitenziaria, è scattato ieri mattina: ventisei le ordinanze cautelari emesse dal Gip del Tribunale su richiesta della Procura della Repubblica – Direzione Distrettuale Antimafia – nei confronti di soggetti, «ritenuti gravemente indiziati, a vario titolo, di associazione finalizzata allo spaccio di sostanze stupefacenti e corruzione per commettere atti contrari ai doveri d’ufficio». Quattro gli agenti della Polizia penitenziaria coinvolti. L’operazione ha coinvolto anche varie strutture detentive dove alcuni degli indagati erano stati trasferiti, tra cui il carcere di Campobasso. In via Cavour i militari di via Mazzini hanno eseguito una perquisizione e un detenuto è stato infatti raggiunto da una misura di custodia.
Secondo l’indagine – come riporta Repubblica – gli agenti in alcuni casi sarebbero stati corrotti per far passare all’ingresso, dai pacchi destinati ai detenuti, la cocaina, la marijuana e l’hashish destinata allo spaccio interno. In altri casi, erano proprio a ‘busta paga’, ovvero prendevano regolarmente soldi dai gestori dello spaccio di droga. Si sarebbero fatti corrompere anche agevolando la sistemazione di appartenenti al medesimo sodalizio nelle stesse celle. Lo spaccio, è stato accertato, era capillare e accolto favorevolmente dai boss reclusi nel penitenziario.
Per un agente, attualmente in pensione ma in servizio all’epoca dei fatti contestati, il gip di Napoli ha disposto il carcere mentre agli altri tre sono stati notificati gli arresti domiciliari. Si tratta di Salvatore Mavilla, 59 anni (in carcere), Mario Fabozzi, 55 anni, Francesco Gigante, 58 anni e Giuseppe Tucci, 47 anni, gli ultimi tre tutti ai domiciliari.
Gli altri destinatari della misura cautelare sono: Antonio Autore, 29 anni; Salvatore Basile, 31; Fabio Crocella, 43; Patrizia D’Angelo, 46; Eugenio D’Atri, 39; Michele Elia, 35; Luisa Di Fusco, 33; Eduardo Fabricino, 41; Angelo Marasco, 39; Giuseppe Mazziotti, 35; Marco Molinaro, 34; Cristian Monaco, 30; Antonio Napoletano, 25; Pasquale Nasti, 40; Salvatore Ottaiano, 44; Ciro Quindici, 45; Raffaele Riccio, 50; Gennaro Ruggiero, 53; Salvatore Scotti, 31; Raffaele Valda, 48; Alfredo Vigilia junior, 28; Pasquale Vigilia, 34. Nell’elenco numerosi baby boss. come Antonio Napoletano, detto “o nannone”, il giovanissimo baby boss del clan Sibillo.

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