La prima volta non solo per Campobasso ed il Molise, ma per tutto il centro-Sud. Si terranno dal 3 al 10 aprile le Convittiadi, di fatto le Olimpiadi dei convitti italiani, che finalmente ‘approdano’ nel Mezzogiorno, grazie alla candidatura del convitto Mario Pagano che ha sbaragliato la concorrenza.
Le 13 edizioni svolte sino ad ora si sono infatti sempre tenute al Nord, nel Lazio e nelle Isole. La manifestazione è in linea con le direttive ministeriali in materia di diffusione della cultura dello sport, in quanto mira ad uno sviluppo armonico dello studente: la formazione sportiva si inserisce nel più ampio tessuto della formazione etica, fatta di consapevolezza di sé e rispetto per gli altri.
Una sfida – voluta e vinta dal rettore Rossella Gianfagna grazie al supporto di Comune e Coni – che può rappresentare un’occasione per la città anche dal punto di vista turistico e di sviluppo. Arriveranno infatti 700 atleti da tutta Italia per sfidarsi in diverse discipline: basket, pallavolo, calcio a 5, atletica, tennis da tavolo e scacchi.
Ad illustrare i dettagli della manifestazione e del la sua organizzazione insieme alla rettrice del Convitto “Mario Pagano”, Rossella Gianfagna, anche il presidente del Coni Molise, Vincenzo D’Angelo, il professor Giancarlo Ripabelli, ordinario dell’Università degli Studi del Molise, e il sindaco di Campobasso, Roberto Gravina.
«Per la nostra città è un onore e un piacere accogliere tanti giovani per una manifestazione che oltre ad avere una valenza sportiva lancia un messaggio di speranza anche a livello di ripresa delle abitudini sociali – ha dichiarato il sindaco di Campobasso -, sempre tenendo però ben chiare le linee di sicurezza, dal punto di vista sanitario, che l’organizzazione ha provveduto opportunamente a delineare. In tutte le occasioni nelle quali la nostra città ha la possibilità di mostrare le proprie qualità in termini di accoglienza e di organizzazione – ha aggiunto Gravina -, il lavoro sinergico delle istituzioni non è mai mancato, a dimostrazione di quanto sia diffusa, nella nostra collettività, la consapevolezza del dover agire con un’unica comune finalità che è quella della valorizzazione del nostro territorio. Lo sviluppo economico e sociale passa anche attraverso manifestazioni come questa delle Convittiadi che riescono a essere non solo dei motori di aggregazione giovanile, ma presentano la realizzazione di un modello di socialità, condivisione e confronto qualificati. Campobasso, dal 3 al 10 aprile, amplierà la sua offerta non solo sportiva, ma in termini di apprendimento e sana aggregazione, creando un ambiente vivo e attivo del quale tutti abbiamo bisogno, viste le vicissitudini degli ultimi anni. Come Amministrazione comunale – ha spiegato infine Gravina – abbiamo accolto con entusiasmo il progetto che il Convitto “Mario Pagano” con la sua rettrice, Rossella Gianfagna, ci illustrò mesi fa e abbiamo operato anche per tempo dei lavori di sistemazione della pista e degli spogliatoi del Campo di atletica leggera “N. Palladino”, uno dei luoghi dove si disputeranno diverse delle gare sportive previste nella manifestazione».
L’inaugurazione si terrà il 3 aprile al Palaunimol, ma gli atleti utilizzeranno non solo gli impianti dell’ateneo, ma pure quelli comunali e dei privati. Insomma una manifestazione che coinvolgerà il capoluogo a 360 gradi.
Inoltre, grazie al lavoro svolto dall’equipe di Igiene e Medicina preventiva e Medicina dello Sport e dell’Esercizio fisico guidata dal prof Ripabelli, è stato stilato un rigoroso protocollo per limitare al massimo il rischio contagio. «Ci troviamo ancora in una situazione epidemiologica che impone prudenza – ha detto il coordinatore del comitato scientifico per l’emergenza Covid – per cui abbiamo redatto un piano di sicurezza per questa manifestazione per contenere eventuali positività. Innanzitutto i ragazzi che parteciperanno saranno tutti muniti di green pass e verranno sottoposti ad uno screening prima dell’avvio delle Convittiadi. In caso di contagi il convitto Mario Pagano ha predisposto delle ale destinate alla quarantena, ma speriamo che il tutto si svolga in sicurezza e senza necessità di isolamento».

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