Le prime segnalazioni sono arrivate nei giorni scorsi con il parassita avvistato in diverse zone delle città. Il sindaco Roberto Gravina è così corso ai ripari firmando l’ordinanza per arginare l’allarme processionaria e per tutelare la salute pubblica.
Nel provvedimento si ricorda infatti che gli interventi ed i trattamenti contro la “Processionaria del Pino” possono essere effettuati anche su aree private, a cura e spese dei proprietari e ha dunque ordinato «a tutti i proprietari di aree verdi ed agli amministratori di condominio che abbiano in gestione aree verdi private in territorio comunale di effettuare, entro la fine del mese di aprile, tutte le opportune verifiche ed ispezioni sugli alberi a dimora nelle loro proprietà al fine di accertare la presenza di “nidi” della “Processionaria del Pino” Traumatocampa (Thaumetopoea) pityocampa.
Le verifiche dovranno essere effettuate con maggiore attenzione sulle specie di alberi soggette all’ attacco del lepidottero: pino silvestre (Pinus sylvestris), pino nero (Pinus nigra), pino strombo (Pinus strobus), senza però trascurare altre aghifoglie, quali – a titolo esemplificativo – cedro dell’ Himalaya (Cedrus deodora), cedro dell’Atlante (Cedrus atlantica) e larice (Larix decidua).
Nel caso in cui, a seguito delle verifiche ed ispezioni, venisse riscontrata la presenza di nidi di “Processionaria del Pino”, gli stessi soggetti obbligati dovranno immediatamente intervenire attuando gli interventi di lotta al patogeno secondo le modalità e la tempistica indicate nella nota del Servizio Fitosanitario della Regione Molise, prot. n. 00477 del 5 aprile 2011, rivolgendosi a ditte specializzate».
Le spese per gli interventi sono a totale carico dei proprietari interessati ed è inoltre fatto assoluto divieto di depositare e abbandonare rami con nidi di processionaria presso i centri di raccolta comunale di rifiuti ed in particolare il conferimento nei contenitori per la raccolta differenziata di carta, vetro, plastica, indifferenziato e organico, nonché nei cestini dislocati nel territorio comunale. Previste anche multe salate per l’eventuale violazione dell’ordinanza: una sanzione amministrativa che può variare da un minimo di 50 euro ad un massimo di 500 euro e potrà essere disposta l’esecuzione d’ufficio degli interventi omessi con addebito delle relative spese al trasgressore.
La processionaria, oltre a desfogliare piante intere, può infatti costituire un pericolo maggiore per l’uomo e gli altri animali.
I peli urticanti dell’insetto allo stato larvale sono velenosi, e in alcuni casi possono provocare una grave reazione allergica. In casi gravi può verificarsi uno shock anafilattico, con pericolo mortale (orticaria, sudorazione, edema in bocca e in gola, difficoltà di respirazione, ipotensione e perdita di coscienza).
La processionaria risulta molto pericolosa in particolare nei confronti di cavalli e cani, i quali, brucando l’erba o annusando il terreno, possono inavvertitamente ingerire i peli urticanti che ricoprono il corpo dell’insetto. I sintomi che un cane presenta in questa spiacevole evenienza sono spesso gravi.
Il primo sintomo è l’improvvisa e intensa salivazione, provocata dal violento processo infiammatorio principalmente a carico della bocca ed in forma meno grave dell’esofago e dello stomaco.
I peli urticanti, entrando in contatto con la lingua, causano una distruzione del tessuto cellulare: il danno può essere talmente grave da provocare processi di necrosi con la conseguente perdita di porzioni di lingua.
Altri sintomi rilevanti sono: la perdita di vivacità del soggetto, febbre, rifiuto del cibo, vomito e diarrea e soprattutto quest’ultima può essere anche emorragica.