“Un’amministrazione coraggiosa, senza più la paura di osare”. Salvatore Colagiovanni capogruppo del Pdl a Palazzo San Giorgio risponde al fuoco di fila delle opposizioni e tratteggia gli elementi chiave del gruppo di centrodestra indispensabili per arrivare con dignità alla fine del mandato. “Occorre provare a saltare l’ostacolo perché questa amministrazione non può essere ricordata solo per le difficoltà legate ai conti e alla convivenza con il Patto di stabilità. Credo che in questo momento i campobassani vogliano sentirsi dire altro, hanno bisogno di essere ascoltati e se noi vogliamo uscire dalla torre d’avorio possiamo solo stare in mezzo alla gente e presentare per loro un programma di fine mandato con al massimo cinque o sei punti da realizzare entro la primavera del 2014 – conclude il consigliere – così daremo un’immagine diversa di questo governo che ha subito i riflessi di una congiuntura economica senza pari ma che non per forza deve passare alla storia come quella maggioranza che stretta nella morsa dei tagli ha ripetuto per cinque anni ‘non si può fare nulla’. Nessuna grande opera quindi, i residenti hanno bisogno di piccoli gesti, di piccole attenzioni. E noi come amministratori non possiamo sottrarci”. Sul fronte politico invece Colagiovanni è piuttosto netto: sì alla verifica di maggioranza ma senza stravolgimenti in giunta, “perché adesso non è il momento di sistemare gli scontenti o chi ha perso le elezioni”. Sulla verifica di maggioranza purché assolutamente seria è d’accordo anche Michele Ambrosio capogruppo dell’Udc che nella sua nota sottolinea anche l’esigenza di un patto di fine mandato.

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