La matassa sui lavori della scuola di Mascione non è stata sbrogliata. O, quantomeno, non ci sono ancora notizie ufficiali in merito. Il nodo da sciogliere resta sempre la firma del contratto transattivo con la ditta che si è aggiudicata i lavori nel 2018, la “Elettrica Sistem” che fa capo al Consorzio stabile Build Scarl. L’impresa nel corso di questi anni ha più volte sospeso i lavori, nonostante il contratto inizialmente stipulato avesse fissato la consegna il 17 febbraio 2020. Il Comune ha concesso numerose proroghe, anche legate alla pandemia, ma l’impresa non ha di fatto più riaperto il cantiere. Il sindaco Gravina, in un primo momento, aveva palesato la volontà di rescindere il contratto per evidenti violazioni, aprendo però un contenzioso che avrebbe inevitabilmente dilatato ancora i tempi. A fine gennaio l’apparente svolta: dopo l’incontro con il rappresentante della impresa esecutrice dei lavori, Consorzio Stabile Build S.C.a r.l, assieme al Rup e al Dirigente dell’Area Assetto del Territorio e al Dirigente del Servizio Legale del comune, si decide di procedere ad una transazione con l’impresa esecutrice sulla base di un nuovo cronoprogramma dei lavori. Un atto bonario che di fatto accontenta tutti, e, almeno sulla carta dovrebbe garantire il rientro degli alunni di Mascione nella nuova scuola a settembre. Ecco però l’ennesimo colpo di scena. Nella delibera del 4 marzo viene messo nero su bianco che i lavori dovranno essere completati entro un termine perentorio di sei mesi dalla data di sottoscrizione dell’atto di transazione.
Peccato che ad oggi non è dato sapere se ci sia stata o meno questa sottoscrizione. Secondo i bene informati i rappresenti dell’impresa hanno dato ‘forfait’ in diverse occasioni, ritardando dunque la firma del contratto e il conseguente inizio dei lavori.
L’amministrazione aveva però garantito ai membri dell’associazione ‘La nuova scuola di Mascione’ che il plesso sarebbe stato ultimato entro l’inizio dell’anno scolastico. Non solo, in un’ottica di adeguamento normativo e miglioramento delle prestazioni energetiche dei materiali utilizzati nella realizzazione della scuola «è stata necessaria anche una rimodulazione della progettazione esecutiva – si legge nella delibera – che tenga conto anche delle criticità fin qui fatte rilevare. Dunque, un progetto addirittura migliore di quello approvato dalla Giunta precedente.
Una ‘promessa’ a cui l’associazione, però, non crede più. Di fatto siamo quasi a maggio e, considerando il cronoprogramma stabilito nel contratto, aprire la scuola a settembre appare una missione quasi impossibile. L’associazione lamenta inoltre, da diverse settimane, la più totale assenza di comunicazione da parte del sindaco e degli addetti ai lavori, come l’assessore ai Lavori Pubblici Amorosa e il dirigente Giarrusso.
Da Palazzo San Giorgio fanno però sapere che la ‘famigerata’ firma dovrebbe arrivare a giorni. Dunque, a breve, si conoscerà il futuro dei piccoli di Mascione.