La sospensiva del Tar è arrivata giusto in tempo per evitare lo smantellamento del chioschetto Dolci e Balocchi lungo corso Bucci. “Abbiamo vinto la battaglia e ci apprestiamo a vincere la guerra” dice l’avvocato Demetrio Rivellino che ha assistito in questa lunga e travagliata vicenda Amilcare Iorio, il titolare della piccola attività che da dieci anni è vicina alla fiancata della Banca del’Adriatico. “banca che non si è mai lamentata, ma contro di me c’è un accanimento – dice Amilcare – e non capisco quali siano le motivazioni. Ho fatto tutto quello che dovevo fare per mettermi in regola con il Comune e oggi proprio dal Comune sono stati inviati qui da me una ventina di persone per smontare la mia attività”. Una decina di anni fa ad indicare quel piccolo rettangolo di suolo comunale, per cui pare paghino il canone due persone, ad Amilcare fu proprio il Municipio che invece oggi, stando alle dichiarazioni del titolare, non ha saputo trovare una soluzione alterativa. “Voglio solo campare la mia famiglia, non mi interessa diventare ricco”. “Amilcare – dice il suo legale – ha avuto difficoltà a racimolare i mille euro serviti per il ricorso, lui è proprio una brava persona e ciò che più mi infastidisce è che in questo Paese c’è l’abitudine a prendersela sempre con le persone più indifese”. Intanto in via San Giovanni l’udienza è fissata per l’11 aprile.